Si moltiplica principalmente per talea semilegnosa in estate, ma anche da seme in autunno (con alta umidità del terreno, sole e ph del terreno 5.5).
Resiste al gelo, dalle misure indicative di massima estensione (che raggiunge lentamente) di 2 m di larghezza per 1,5 m: un arbusto modesto le cui caratteristiche da apprezzare sono le foglie sempreverdi aromatiche, la fioritura -i fiori odorano intensamente del tipico profumo dolciastro e speziato di luppolo- lunga, da aprile a giugno, ed infine il fatto che sia un potenziale repellente e rimedio naturale per difendersi dalle zanzare.
Il Canadian Pharmacists Journal già nel 1874 affermava:
«Un nuovo insetticida può sostituire il piretro: il 'Ledum palustre' distrugge pulci,
cimici, pidocchi, scarafaggi (e loro larve) e molti altri insetti».
Una tintura alcolica della pianta ottenuta dalla macerazione (Nda:Tritato, e immerso in alcool per ottenere la tintura madre, NON bollito) a cui è aggiunta un po' di glicerina si dice che allontani le zanzare da qualsiasi superficie a cui è stato applicato. E 'anche descritto come rimedio per le punture di zanzara. Le foglie sono appese nell'armadio dei vestiti, al fine di respingere le tarme. «La pianta fresca è meglio per tutti questi scopi, ma anche il secco è efficace. Provare la polvere dove avete infestazioni di dorifora della patata».
Il nome originale latino è Ledum groenlandicum Oeder, e si può trovare descritto anche con altri nomi, quello che interessa a noi è che le piantine si possono trovare in commercio in Italia sotto il nome di Ledum groenlandicum (google search vi aiuterà :-) ) .
Le foglie di Ledum palustre contengono tannino, mircene, ledolo, allocaromadendrene, ciclocolorenone e terpeni (e altre sostanze), larvicidi e repellenti (contenuti in molte altre piante contro le zanzare). E' usato in fitoterapia ed in dosi massicce può risultare velenoso: i primi sintomi di sovradosaggio sono vertigini e disturbi della circolazione, seguiti da spasmi, nausea, paralisi e perdita di coscienza. L'odore semplice della pianta può causare mal di testa ad alcune persone. Niente allarmismi, sì alle raccomandazioni: con prodotti naturali spesso non è chiaro quali siano le dosi ottimali di equilibrio tra l'efficacia e la sicurezza; il tè di Ledum palustre, ricavato appunto dalle foglie è stata una bevanda amata tra gli apache e tra gli eschimesi per molti anni: è noto che può causare sonnolenza, mal di stomaco, e agire come lassativo; presso le tribù native americane questo tè era usato anche topicamente come un lavaggio per le ustioni, le ulcere, il prurito, la cute secca, la forfora, i pidocchi... per tutti i tipi di problemi di pelle.
Tuttora in medicina naturale è un rimedio minore utilizzato per il primo soccorso di ferite, tagli e abrasioni. E' utile anche per dolori articolari e reumatismi.
Le foglie inferiori a fine estate diventano rossastre: coloro che vogliono usarlo per la macerazione dovrebbero sceglierne le cime solo ora, in quanto in quel periodo dell'anno la pianta è meno tossica; il resto dell'anno è potenzialmente antizanzare con la sola presenza in giardino, data appunto la presenza nelle sue foglie di olii volatili repellenti (tenendo sempre presente che variano notevolmente con l'habitat e con la coltura).
Usare con moderazione nei personali test di repellenza della zanzara tigre e se sfregato direttamente sulla pelle, anche come lenitivo; in ogni caso consultare un medico qualificato prima dell'uso.
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