Speri che ora che inizia a fare freddino, tu possa rannicchiarti sul divano nei week end? No!
1) Ora piantala! :-)
Contrariamente alla credenza popolare :-), l'autunno, è sempre stato il momento migliore per piantare.
In genere noto code impazzite da me in zona nei garden da aprile a maggio (ed è già troppo tardi), idem alle fiere del settore...perchè? Si può avere vantaggio dal piantumare il nostro giardino ORA! Tutte le piante, ad eccezione di quelle che sono sensibili al gelo, possono essere piantate. In più -ad eccezione di quelle a fioritura autunnale- possono anche essere
moltiplicate per divisione.
Strascichi di caldo estivo alle spalle, e probabilità di regolari piogge autunnali avanti a noi, sono perfetti per incoraggiare la crescita immediata e profonda delle radici, dando loro un vantaggio in primavera!
2) Piantala alla giusta profondità!
La regola è: piantare troppo in profondità uccide! E' bene che il colletto della pianta rimanga appena al di fuori del terreno. Questo perchè se troppo bagnato può marcire e viceversa seccare (se parliamo di pianta in vaso, non a radice nuda): la terra della sua zolla spesso è composta di terra differente da quella che si trova in loco, spesso molto torbosa, e l'acqua scivolerà intorno se non innaffiamo con regolarità e in profondità. Tuttavia l'eccezione esiste sempre: per quanto riguarda il colletto per alcune piante particolarmente robuste, che spingono fuori le radici con i loro rigidi gambi durante la bella stagione (come delphinium o
altea), il colletto dovrebbe essere sotto il livello del suolo perchè queste piante tendono appunto ad “uscire” troppo dal terreno con conseguenti danni da gelo in inverno, vanno semmai rincalzate.
Quindi non trovo universale la “regola” di mettere a dimora col colletto fuori in ogni caso... ogni pianta ha le sue esigenze, come sempre.
3) Comprendere le caratteristiche di ogni pianta prima di piantarla
Imparare quali varietà prosperano nella nostra zona, spiando le piante nei giardini della zona attraverso i buchi nei muri di recinzione è un'attività che ci contraddistingue!
Lo so, la tentazione di sperimentare piante e portare vicini a noi luoghi lontani è irrinunciabile, ma riserviamo per lo più questa passione alle piante in vaso da ritirare sul davanzale di casa. In giardino non neghiamoci qualche piccolo esperimento, spesso piante che riteniamo non rustiche si rivelano più resistenti del previsto (come le
mie calle). Ciò nonostante ci risparmieremo molta fatica nel prodigarci in
protezioni antigelo, e avremo un giardino che 'si autogestisce' se sceglieremo le piante giuste.
Idem e viceversa per le piante che amano il fresco: l'Hamamelis, per esempio, fiorisce in tardo autunno o in inverno ed è più resistente dove le temperature minime vanno da circa trenta gradi sotto zero a venti gradi sopra. Non sarebbe una buona scelta per climi molto secchi e caldi.
4) Pianta i bulbi (e conserva quelli estivi)
Che consiglio banale...!
Non c'è fretta, se il terreno non è gelato, si fa in tempo fino a novembre. Vorrei solo aggiungere per un effetto più naturale di lanciare i bulbi sul terreno e di piantarli dove cadono e aggiungere anche di scegliere bulbi adatti al vostro clima e di ...capitalizzare; spendete bene i vostri soldini e scegliete bulbi che si naturalizzino (come
i tulipani botanici, oppure metteteli in
una 'gabbia' di più facile rimozione) e che non richiedono protezione dal gelo. Oppure -se da veri maniaci anche in questo caso non possiamo rinunciare a qualche rarità esotica- ricordiamoci di
conservarli nel modo giusto.
Ci sono bulbi (invernali/primaverili da piantare ora!) e bulbi (considerati 'solo estivi', dove gela,da piantare in primavera); questo classico schema spero possa aiutarvi nella messa a dimora:
5) Tagliare, oppure no? Dipende...
Tagliare le piante malate, e quelle che tendono ad infestare il nostro giardino e noi non lo vogliamo (io personalmente gradisco questo tipo di infestazioni e auto-spostamenti: Eryngium bannaticatus e Centranthus ruber ad esempio -e non solo- sono più che benvenuti!)
E' risaputo poi che le perenni gradiscono che lasciamo loro un piede che le protegga dal freddo dell'invero e soprattutto dall'umidità. Poi nessuno mai considera quanto siano belle teste di semi (che nutrono anche gli uccelli) e foglie se pur secche, durante l'
inverno...
Infine lasciare la vegetazione incoraggia api e insetti utili a trascorrere l'inverno nella vostra proprietà; ormai sappiamo quanto pochi siano gli habitat per questi insetti.
6) Ama gli alberi (ed i cespugli) a foglia caduca!
Cos'è l'autunno? Cos'è il ciclo delle stagioni? Cos'è la vita? Un albero che si arrossa...eppure sento ripetere dai miei amici che lavorano in un garden o in un vivaio che i sempreverdi sono i preferiti., i più acquistati, non per scelta intelligente e per adattabilità al luogo, ma solo come simbolo di immutabilità (e potenza economica): nessuno li intacca, o quasi (mentre
gli alberi caducifoglie sporcano e basta).
Ecco, ora che è autunno, facciamoci un giro in qualche bel parco con esemplari adulti e riflettiamo su questo (riflettiamo anche sulle
loro dimensioni a maturità, invece di deturparli poi). Se ancora non ci interessa la loro bellezza infuocata, riflettiamo sull'atto pratico di piantarne uno sul lato sud della nostra casa: in inverno, le loro sagome nude lasciano passare la luce del sole e permettono che si scaldino le nostre case. Invece quand'è il giusto momento, con le loro foglie possono darci ombra dal calore estivo...
I Liquidambar perdono le foglie
7) Cadono le foglie... pettina il prato!
Togli spesso le foglie dal prato. Ricorda che per crescere ed infittirsi necessita di luce; inoltre il ristagno di umidità facilita lo sviluppo di malattie. Per fare questo il rastrello migliore è quello a scopa. Se invece hai un' area piuttosto grande da ripulire puoi dotarti di un soffiafoglie portatile (sceglilo che sia leggero!)...tuttavia, se come è buona norma autunnale tagli il prato due volte a settimana, il tagliaerba farà questo lavoro per te e le foglie le ritroverai nel sacco raccogli-erba ;-) (riutilizzale nel
compost)
8) Non pettinarlo e basta...cure particolari o semina...
Qui trovate le indicazioni di massima fondamentali per la cura del prato erboso. Ricordiamoci di concimare prima dell'inverno e vista l'umidità del clima autunnale di
raccogliere sempre l'erba tagliata.
9) Se il clima è secco continua ad innaffiare.
Fa più fresco e può sembrare un paradosso, ma se il clima è secco, e non piove, le nostre piante, soprattutto quelle in vaso, hanno bisogno di regolari innaffiature, a seguire anche poi in inverno. Dare l'acqua quando ce n'è bisogno, non secondo il calendario; le piante mostrano anche segni se hanno bisogno di acqua: foglie appassite, arricciate o marroni significano che alle vostre piante può mancare l'acqua adeguata. Dico 'può' , perchè nel frattempo, è bene tenere a mente che l'acqua in eccesso crea una mancanza di ossigeno nelle piante, ed esse mostrano sintomi simili a mancanza d'acqua.
10) Proteggete il vostro laghetto
Coprite il vostro stagno con una rete per fermare le foglie che cadono che inquinerebbero l'acqua, e assicuratevi di pulire la rete regolarmente per evitare che affondi nello stagno.