Amministratrice
Un quadrato di Giardino SHOP
http://shop.unquadratodigiardino.it/
Visitate il catalogo online del nostro vivaio; scoprirete piante perenni adatte in ogni condizione e interessanti per ogni periodo dell'anno! Potete raggiungerci anche su info@unquadratodigiardino.it
Nel mio giardino ho queste due piante erbacee, che ritengo utili nella lotta alle zanzare: melissa (o citronella) e menta (attirano entrambe le farfalle).
La regola è quella di spostare gli arbusti o gli alberi caducifoglie (-se ci trasferiamo e vogliamo portare con noi le nostre piante, o se vogliamo cambiare qualcosa nel nostro giardino-) in inverno durante la dormienza, quando sono senza foglie.
Quello che a ciascuno di noi piacerebbe immensamente – non credo di poter nutrire dubbi – è avere il giardino fiorito tutto l’anno e non solo nelle stagioni più propizie per giardinaggio.
Il rosmarino si pota ogni volta che vogliamo insaporire un piatto...
Ho seminato e poi piantato piante di Alcea rosea doppia... Trovo che siano piante bellissime, poco usate, e danno movimento alle aiuole grazie alla loro altezza (2 metri a volte più).
Ecco il mazzo di fiori che ho raccolto quest'estate...
I fior di loto (Nelumbo nucifera) hanno bisogno di almeno due o tre mesi di 24 °- 30 °C di temperatura per sbocciare e almeno 6 ore di luce solare diretta.
Nel giardino spesso osservavo come in alcune piante da fiore, le corolle marcescenti dei fiori ormai sfatti rimangano sul fiore a lungo, dopo la sfioritura.
Ad esempio sul mio aster e sulla mia portulaca...
A tutto c’è un perchè, si dice.
In genere si rimuovono subito i fiori sfioriti nelle piante ornamentali, a meno che non se ne vogliano i semi per riprodurle e comunque in genere teniamo a vedere i frutti solo di quelle piante che hanno qualche attrattiva ornamentale, come per le alkechengi o le bacche di rosa ad esempio, o delle piante da frutto. In questi casi speriamo che il fiore non si danneggi ed arrivi a portare frutto.
A me tuttavia le corolle sfiorite piacciono: hanno il fascino della caducità e in molti casi le trovo comunque ornamentali, senza contare il fatto che danno riparo agli insetti e nutrimento agli uccellini (qui un cardellino americano “appeso” ad un'echinacea).
Cardellino su echinacea - Foto © rskoon Richard
Uno studioso spagnolo, Carlos Herrera ha dimostrato recentemente (giugno 2010) come l'azione di appassimento dei fiori si sia evoluta per proteggere i semi.
Appassire per bene, migliora la fertilità, si potrebbe dire, il contrario di quello che avviene nel genere umano... che si affanna infatti a mascherare più che può nella pia illusione di togliere i segni del tempo su di sè.
Il professor Herrera, dev’essere un maniaco come noi, in quanto non molti prestano attenzione alle corolle di un fiore, quando sfioriscono. Si è chiesto: “Ma se il loro lavoro è fatto, perché i petali semplicemente non lasciano la pianta?” ed ha pensato che ci potesse essere un vantaggio nel mantenere le vecchie corolle ancora un po’ sulla pianta.
Ha così condotto un esperimento molto semplice. Ha rimosso i petali morti da qualche lavanda. Poi ha osservato quello che è successo ai semi.
Il numero di semi formati è il medesimo, ma senza petali solo il 40% dei semi matura e quindi è fertile, contro il 60% che matura grazie alla protezione dei petali appassiti. In più, se non protetti dai fiori appassiti sono molto più soggetti a infestazioni di predatori di semi (cecidomidi).
Ha anche provato lo stesso esperimento con alcune viole, ma ha ottenuto un risultato diverso.
Ha scoperto per le viole che i petali contribuiscono invece ad aumentare il numero dei semi per frutto, ma non hanno alcun effetto sulla maturazione.
E 'chiaro che i petali hanno quindi un ruolo molto importante per l'impianto delle nuove piantine dopo la loro decadenza, ma è un rapporto complesso che ha bisogno di più studi .
Infiorescenze secche - Foto di Peter Fasano
I petali secchi sono importanti anche dopo che il “fiore della giovinezza” è passato...! Ancora una volta l'uomo dovrebbe imparare dalla natura e non dannarsi alla ricerca di chissà quale miraggio.
Questo è il Caryopteris clandonensis... E’ uno dei miei arbusti preferiti (difficile che una pianta qualsiasi, ehm, non sia la mia preferita, a me piacciono tutte!)...i motivi: