Ma, o per la vita effimera dei fiori stessi o per il periodo di fioritura già passato o non ancora arrivato, non sempre possiamo godere delle emozioni che i fiori ci regalano. Allora non ci abbattiamo! Cosa ci dà la soddisfazione di godere appieno in ogni periodo dell’anno del nostro (o dell’altrui) giardino o di un semplice vaso, oppure delle bordure che la natura mette insieme con le piante più diverse per creare fantastiche composizioni?
Io credo che chiunque si lasci emozionare, anche inconsciamente, dalle diverse composizioni di forme e di colori che assumono il fogliame e il legno di piante diverse messe assieme. E anche quando il fogliame all’esterno sarà sparito nel periodo freddo dell’anno restano sempre i tronchi e i rami ad incantare l’occhio di chi sa apprezzare quelle strane volute e i più vari colori che assumono i legni e i resti delle piante (vedi i rami di lagerstroemia, le spire del nocciolo contorto, le cortecce ‘‘bruciate” di Hydrangea quercifolia), che compongono i nostri giardini.
Oppure resteranno le ciotole dietro i vetri!
Tronco di Lagerstroemia indica (e Agapanthus) - Foto © Un quadrato di giardino
I nostri occhi amano oltre che i colori anche le forme... e appunto le forme creano geometrie e ombre e trame di luci che chiunque pur non essendo artista nella pratica comune, può sentire a pelle. Altrimenti non si spiegherebbero i tanti appassionati di piante succulente e grasse che hanno bellissime e -a dispetto di ciò- effimere fioriture. Cosa c’è di bello in un cactus? In una succulenta che somiglia più ad un sasso che ad un essere vivente? Semplice! Le forme! Le geometrie , le ombre! Quante forme, le più varie e incredibili. Avete visto i ‘banchetti’ che espongono nelle mostre mercato queste piantine? Una infinità di extraterrestri.. altro che marziani... tentazioni aliene!
Logotipo di Google dedicato a Josef Frank
Tornando alle piante non marziane, quante tonalità di verde, quante piante con le più strane variegature e chimere: penso per esempio alle hosta, con tutte le varietà esistenti (più di 2500), alle agavi, agli evonimi, all’ Acer negundo e al cornus variegati... Accostiamole ad alcune piante con le foglie brune (prunus, aceri, Berberis thunbergii ‘Atropurpurea’...): che sensazione, che contrasti! La forma delle foglie, da quelle allungate lanceolate (cordiline, formio, cortaderia ) a quelle frastagliate e composte (mimosa, jacaranda, robinia) a quelle a lamina lobata fico, vite, ...le peonie!
Il verde è il colore della vegetazione per definizione, ebbene quante tonalità di verde! Associate le più chiare alle più scure e anche alle precedenti, brune e variegate e con le forme più strane, quelle lisce e lucide e quelle ruvide, quelle pelose, argentate o grigie.
Henri Rousseau, L'incantatrice di serpenti, particolare
Formeremo con creatività un’orchestra o un’opera d’arte di forme e colori: essa produrrà ogni giorno una sinfonia che cambia ritmo con lo scorrere dei giorni e delle stagioni, alla quale si aggiungerà di tanto in tanto la melodia delle fioriture e quando sembrerà giungere il finale, ci colpiranno gli accenti più esaltanti (il foliage d’autunno, che negli U.S.A e in Canada è così apprezzato da farci una risorsa turistica).