L'impatto delle infestazioni dipende dalla specie di cocciniglia, dalla specie vegetale, da fattori ambientali, e dai nemici naturali.
Spesso invece persino elevate popolazioni di alcune specie non danneggiano le piante. Alcune specie di cocciniglie espellono melata, un dolce, liquido appiccicoso prodotto dagli insetti che ingeriscono grandi quantità di linfa vegetale. Segue la fumaggine che anche se non porta danni diretti, ma solo estetici, può infastidire i proprietari e gli acquirenti di piante.
Le cocciniglie sono insetti inusuali e molte persone in un primo momento non le riconoscono come tali.
Segue una lista di cocciniglie (le più diffuse) con nome scientifico (nome comune), foto per riconoscere questi parassiti, piante ospiti comuni, linee guida per la prevenzione, cura e rimedi.
COCCINIGLIE A SCUDO (Diaspididae)
Aonidiella aurantii (foto qui in alto; cocciniglia bianca-rossa forte degli agrumi o rossa di California)
Gli agrumi sono altamente sensibili.
Ospiti di solito non danneggiati sono:acacia, bosso, Eugenia, Euonymus, uva, magnolia, gelso, ulivo, palme, Podocarpus, ligustro, rosa.
Furchadaspis zamiae (cocciniglia delle cicadee)
Foto © United States National Collection of Scale Insects Photographs Archive
Cicadee (Cycas revoluta) gravemente infestate.
Unaspis euonymi (cocciniglia dell'evonimo)
Foto © Edward L. Manigault
Gli Euonymus japonica sono molto suscettibili.
Ospiti di solito non danneggiati sono: Euonymus kiautschovica (= SIEBOLDIANA) tollerante, E. alata inalterato.
Hemiberlesia lataniae
Foto © UNIVERSITY of FLORIDA ENTOMOLOGY and NEMATOLOGY DEPARTMENT
Generalmente non dannosa, eccetto i kiwi.
Ospiti di solito non danneggiati sono: acacia, avocado, Cedrus, edera, Euonymus, Fatsia, fucsia, gladiolo, Grevillea, Kentia, filodendro, rosa, Rubus, Salix, yucca
Carulaspis minima (cocciniglia delle Cupressacee)
Foto © Woody ornamental integrated pest management (IPM)
Cupressus sempervirens altamente suscettibili.
Ospiti di solito non danneggiati sono: cipresso arborvitae, ginepro
Aspidiotus nerii (cocciniglia bianca del limone)
Foto © Institut national de la recherche agronomique
Generalmente dannosa sui limoni.
Ospiti di solito non danneggiati sono: acacia, aucuba, alloro, bosso, cactus, agrifoglio, edera, alloro, magnolia, Arctostaphylos, acero, gelso, oleandri, ulivi, palme, albero del pepe, cercis, palma da sago o cycas, Taxus, yucca
Parlatoria oleae (Parlatoria dell'olivo)
Foto © United States National Collection of Scale Insects Photographs Archive
In genere mai preoccupante; macchie alle olive da mensa.
Ospiti di solito non danneggiati sono: oliva e fruttiferi.
Lepidosaphes ulmi (cocciniglia a virgola)
Foto © USDA Forest Service
Pioppi e salici particolarmente suscettibili, ciliegi.
Ospiti di solito non danneggiati sono: ontano, Acer negundo L., bosso, ceanothus, pioppo, fruttiferi decidui e noci, agrifoglio, acero, platano
Lepidosaphes Beckii (cocciniglia a virgola degli agrumi)
Foto © United States National Collection of Scale Insects Photographs Archive
Agrumi.
Quadraspidiotus perniciosus (cocciniglia di San José)
Foto © Purdue University
Drupacee e Pomacee altamente suscettibili.
Ospiti di solito non danneggiati sono: acacia, pioppo, agrumi, pioppo, la maggior parte degli aceri, gelso, pioppo, Pyracantha, rosa, corbezzolo, salice.
COCCINIGLIE SENZA SCUDO: la copertura di protezione è una parte ispessita del corpo dell'insetto, piuttosto che una struttura separata.
Saissetia oleae (cocciniglia mezzo grano di pepe)
Foto © plagasbajocontrol.com
Talvolta fastidiosamente abbondante se in uliveti lontani dalla costa e soprattutto se le formiche le curano.
Ospiti di solito non danneggiati sono: pioppi, alloro, agrumi, pioppo, agrifoglio, acero, Maytenus boaria, oleandri, ulivi, palme, pera, Schinus molle, pistacchio, pioppo, ligustro, drupacee, corbezzolo, noce.
Coccus hesperidum (Cocciniglia bassa degli agrumi)
Foto © entomart.be
Fastidiosamente abbondanti se le formiche le curano.
Ospiti di solito non danneggiati sono: pioppi, avocado, agrumi, pioppo, agrifoglio, Arctostaphylos, palma, pioppo, drupacee, corbezzolo, salice.
Pulvinaria
Dannosa per tiglio vite, ortensie.
Ceroplastes spp. (cocciniglie ad elmetto)
Fastidiosamente abbondante a volte su Escallonia, gardenia, Maytenus boaria.
Ospiti di solito non danneggiati sono: alloro, agrumi, agrifoglio, Mahonia, albero del pepe
COCCINIGLIE DI ALTRE FAMIGLIE
Icerya purchasi (cocciniglia cotonosa solcata)
Cocculus laurifolius altamente suscettibili, in genere biologicamente controllato su altri ospiti: agrumi, Pittosporum, ginestre (Spartium, Genista) Acacia, Robinia e Nandina
Planococcus citri (cocciniglie farinose)
Foto © United States National Collection of Scale Insects Photographs Archive
e Pseudococcus longispinus (simile con più raggi spinosi): molto diffuse possono infestare di tutto: dagli agrumi agli oleandri ai gerani alle piante da interno e serra...
Rhizoecus falcifer (cocciniglia delle radici)
Foto © Institute of Food and Agricultural Sciences foto University of Florida
Le piante tropicali d'appartamento (comprese le piante grasse) ne sono tipicamente e particolarmente colpite (sembra 'muffa bianca' nella zolla radicale di terra e sulle radici).
Quando le piante sono pesantemente infestate con le cocciniglie le foglie appassiscono, ingialliscono, e cadono prematuramente. A volte provocano foglie arricciate o macchie informi o scolorite e aloni rossastri o marroni su frutti , foglie o rametti. La corteccia infestata si può spaccare e trasudare gomma. Alcuni tipi di cocciniglie si nutrono anche di frutta, ma il danno è spesso solo estetico. Le cocciniglie senza scudo infestano foglie e rametti, ma raramente si nutrono di frutta. Una delle preoccupazioni principali di questo tipo di cocciniglie è la loro escrezione di abbondante melata , che contamina frutta, foglie, e le superfici sotto le piante. La melata favorisce la crescita di fumaggine e attira le formiche, che a loro volta proteggono le cocciniglie dai nemici naturali.
Quando numerose, alcune specie di cocciniglie indeboliscono le piante e ne rallentano la crescita. Alcuni rami possono morire se sono pesantemente infestati; le foglie morte brunastre che restano sui rami fanno sembrare le piante bruciacchiate. Diversi anni di gravi infestazioni possono uccidere le piante giovani. E' più probabile che la morte sopraggiunga ad opera di cocciniglie a scudo; le altre riducono il vigore della pianta, ma raramente uccidono gli alberi o arbusti.
Per prevenire infestazioni di insetti (vale per tutti non solo per le cocciniglie):
fornire alle piante buone condizioni di crescita culturale e cure mirate, specialmente l'irrigazione del caso, in modo che siano più resistenti. L'ambiente protetto in genere non è favorevole all'infestazione di cocciniglie (e di altri insetti) certo è che se questa avviene al chiuso o su un balcone non è tenuta sotto controllo dai nemici naturali, ad esempio, il clima mite e asciutto di casa/balconi chiusi/ingressi/ballatoi favorisce il problema, inoltre (le cocciniglie si diffondono con il caldo e l'asciutto -in inverno alle basse temperature sopravvivono solo uova e femmine fecondate- mentre possono essere uccise da una forte pioggia; con clima mite e appartamento sono sempre attive!); senza contare che ci si accorge di loro con ritardo perchè ad un occhio inesperto sono poco visibili e si annidano in zone nascoste della pianta.
Potare eliminando i rami pesantemente infestati. Potare per aprire i baldacchini degli alberi aiuta a controllare le cocciniglie nelle zone con estati calde: questa potatura aumenta la loro mortalità a causa della forte esposizione al calore di questi insetti che cercano di proteggersi da questi eccessi con la loro corazza.
Le cocciniglie sono spesso controllate da piccoli parassiti e predatori compresi scarafaggi, insetti, crisopidi, coccinelle, vespe parassite e acari.
La conservazione dei nemici naturali residenti è la strategia più efficace e più duratura, quindi evitare l'uso di pesticidi nella bella stagione.
Uno dei segreti è ridurre al minimo la polvere, che interferisce con i nemici naturali. Lavare per bene le piante, anche quelle d'appartamento può essere una prima mossa di prevenzione.
Se i livelli di cocciniglie sono intollerabili, usare un insetticida residuale breve come l'olio minerale o il sapone molle (che è molto efficace anche diluito in acqua e versato nel suolo contro le cocciniglie radicali) per ridurre le popolazioni, pur conservando i nemici naturali.
In caso di simbiosi massiccia con formiche avvolgere il tronco con un collare apiccicoso di carta moschicida circa 5-15 cm di altezza dovrebbe essere sufficiente nella maggior parte delle situazioni. Aumentare la longevità del materiale appiccicoso applicando più in alto sopra la terra per ridurre la contaminazione da detriti e innaffiamenti. Non avvolgere i tronchi troppo strettamente (e controllare più volte l'anno per evitare strozzature alla corteccia). Evitare l'applicazione di materiale adesivo alle superfici orizzontali dove gli uccelli possono appollaiarsi.
L'applicazione di olio minerale su piante in tardo inverno, non appena le gemme si gonfiano, ma non sono ancora aperte, è efficace contro la maggior parte delle cocciniglie.
Avanti con le stagioni è possibile comunque usare l'olio estivo, non applicare l'olio quando è nebbioso, quando gela, quando fa troppo caldo (oltre 32° C), o se piove, o se queste condizioni sono previste.
Per alcune piante l'olio minerale è fitotossico e può danneggiarle (come le piante grasse); se non siamo certi del suo utilizzo proviamo il prodotto solo su una piccola parte di pianta.
Viene suggerito come efficace quando non si può usare l'olio bianco (piante grasse ed altre risultate sensibili) l'uso di naftalina (paradichlorobenzene) o canfora; sicuramente efficace (ed innocua) è la pazienza unita ad uno spazzolino o grande spazzola a manico lungo (a seconda delle dimensioni della pianta) imbevuto d'alcool e lavoro finito con una spruzzata d'acqua; molti di noi, me compresa hanno sperimentato questo metodo con successo! Usiamo con attenzione e con cognizione di causa i vari rimedi naturali; il tabacco suggerito tante volte è cancerogeno...
Se la pianta è gravemente infestata per incuria possiamo usare insetticidi quali piretro o piretroidi (da NON MISCELARE con olio bianco in quanto potrebbe danneggiare molte piante ornamentali e da usare a distanza di giorni; minimo una ventina); se si tratta di una pianta molto grande non raggiungibile o se non riusciamo a raggiungere alcune parti infestate, possiamo usare un insetticida sistemico spruzzato sulle foglie o innaffiato nel suolo sotto, dove viene assorbito dalle radici.
Fino ad ora si è usato comunemente l'imidacloprid (prodotto commerciale tra gli altri: 'Confidor'), ma fortunatamente ora è posto sotto verifica e probabilmente risulterà non conforme e verrà revocato a partire dal 1° febbraio 2014.
Io non sono favorevole all'uso di tali mezzi nei nostri giardini; se non si è fatta corretta prevenzione vanno eliminate le branche di piante pesantemente infestate come detto e va trattato il resto (con olio minerale estivo o sapone molle) sperando in una possibilità. Infine, a meno che la pianta non sia particolarmente preziosa, è meglio smaltire correttamente le piante infestate da parassiti prima che si diffondano ad altre piante.
Commenti
In inverno olio minerale, insetticida-acaricida ammesso in agricoltura biologica, molto validi anche i prodotti a base di cere e propoli o aglio. Il resto dell'anno insetticida sistemico (che agisce entrando in circolo nella linfa della pianta uccidendo gli insetti), rispettando però il periodo di carenza prima di raccogliere i frutti. Per piante in vaso si possono anche rimuovere a mano con uno spazzolino imbevuto d'alcool e molta pazienza se non si desidera usare prodotti chimici.
Molto utile risulta anche lavare con un getto d'acqua forte (o sotto la doccia) la pianta infestata, facendo questa operazione ogni tanto nel periodo primaverile, estivo ed autunnale, facendo attenzione a non esagerare con le innaffiature (la pianta troppo bagnata potrebbe marcire, in inverno se parliamo di piante tenute al chiuso, meglio bagnare il minimo indispensabile).