Comprare quello vero è meglio; tuttavia dopo natale non andrebbe piantato in zone vicino a casa come fanno molti dove crescerebbe a dismisura e il destino sarebbe prima la capitozzatura e poi l'abbattimento dopo alcuni anni, andrebbe invece portato in un centro di raccolta apposito dove venga ripiantato se idoneo, oppure riciclato. Senza contare che in molti climi, la specie venduta come albero di Natale, l'abete rosso, Picea abies, non è adatta, ed il primo anno con clima particolarmente torrido o siccitoso, ci ritroveremmo con un albero morto...
Quindi perché non scegliere di passare un'ora divertendosi pulendo un tronco, trovato nelle nostre campagne (la vigilia chi è a casa può passarla facendo una passeggiata, magari sul greto di un fiume: uno dei luoghi più magici d'inverno)?
Fiume Trebbia, foto © Un quadrato di giardino
Foto © Claudio Alberici
...sembra ancora materia vivente nel senso stretto (il legno è comunque vivo, non è materiale inerte) a causa delle pieghe dei vecchi rami...
Foto © Claudio Alberici
Un po' di vernice opaca all'acqua, il tronco inchiodato ad una base di legno e per finire dei vecchi mattoni a reggere l'equilibrio e decorazioni con alcune palline di blu (o di qualsiasi tipo scelte ad hoc tra le nostre vecchie palline...) appese con filo da pesca trasparente.
Foto © Claudio Alberici
E' una scultura, artigianale e insieme moderna: starebbe bene in una qualsiasi delle nostre case :-)
Foto © Claudio Alberici