La cura delle piante: cosa fare in gennaio

29/12/2010 08:13
Di più
Autore della discussione
La cura delle piante: cosa fare in gennaio #1006
Ricordiamo, innanzi tutto il vecchio detto:
"guardati dalla primavera del gennaio ..."
e non facciamoci prendere dall’euforia se ci si presentano giornate soleggiate e con temperature miti per il periodo. E’ pur sempre inverno ed il freddo ed il gelo sempre dietro l’angolo!

Lavorazione del terreno (luna calante)
Se le condizioni climatiche e il terreno lo permettono, vangare le aiuole in vista dell'oramai prossima stagione delle semine ciò permetterà, inoltre, di arieggiare il terreno, di facilitarne la strutturazione e di esporre le uova degli insetti nocivi impedendone lo sviluppo. E' bene preparare il terreno per tempo, sia che si tratti di un'aiuola, sia che si tratti di grandi cassoni o di fioriere utilizzate per la semina in terrazzo.

Bulbose
Controllare i bulbi e i tuberi messi nel locale di conservazione in novembre ed eventualmente eliminare quelli attaccati da muffe e marciumi. Ogni quindici-venti giorni effettuare trattamenti con ossicloruro di rame. E' ancora possibile effettuare la forzatura di giacinti, narcisi e tulipani portando i tuberi invasati in autunno in locali caldi e privi di luce. Si possono invece piantare i bulbi di gladioli, Fritillaria e Tigridia.
E’ consigliabile concimare il terreno un mese circa prima di piantare i bulbi con un concime organico ricco di potassio e nel momento in cui si interrano con fosfato biammonico.
Organizzare le fioriture estive e, se del caso, ordinare o acquistare i nuovi bulbi

Potatura (luna calante)
Sempre però che il periodo non sia di forte gelo.
Le piante vanno potate sempre con la luna calante in modo che non si rischia che fuoriesca la linfa che danneggerebbe le stesse piante dato che in questo periodo la linfa ha un minore pressione interna.
Bisogna eliminare i rami morti e quelli che durante l'inverno non hanno retto con fatica la neve.
Anche il glicine va potato asportandone i getti laterali dei rami più grandi fino a lasciare solo tre germogli.
Potare le rose non appena le gemme appaiono gonfie, eliminando i rami morti, quelli danneggiati da parassiti o da cause abiotiche, quelli troppo sottili e i rami più interni che sottraggono luce e aria alla chioma. Potare le siepi sempreverdi (bosso, lauroceraso, ligustro, tasso) prima dell'emissione dei germogli. Potare i sempreverdi rampicanti (se il clima non è eccessivamente rigido, altrimenti meglio rimandare al mese prossimo), e gli arbusti che hanno dato i loro fiori in estate (clematidi, rose, glicini, ortensie).
Solo nei territori a clima mite è tempo di potare le rose e le clematidi a fioritura estiva.
I tagli da potatura superiori ai 2 cm dovrebbero essere trattati con l’apposito mastice protettivo.
Se abbiamo al riparo le Fucsie e i Gerani controlliamo il loro stato di salute e asportiamo le eventuali foglie ingiallite.

Propagazione (luna crescente)
Talee
Mettere a radicare in torba, sabbia e terra d'erica o sabbia silicea pura le talee di Pelargoni (gerani), Crisantemi, garofani, Salvia, Verbena, lavanda, Rosmarino, Eliotropo, Phylca ericoides, margherite, ecc.
Propagazione gamica (Semine)
Il freddo e nevicate abbondanti di gennaio impediscono ai semi di svilupparsi verso l’esterno costringendoli ad operare il loro primo sviluppo verso la calda terra irrobustendo le radici. La pioggia, invece, li potrebbe far germogliare anticipatamente.
Possiamo seminare in terrine sotto vetro gran parte delle fioriture annuali tra le quali: Petunia, Zinnia, Lobelia, begonia, cineraria, garofano, ecc.
Organizzare le fioriture estive e, se del caso, ordinare o acquistare i semi.

Trapianti
Se le condizioni climatiche lo permettono e il terreno non è gelato o inzuppato d'acqua completare i trapianti degli arbusti e delle piante ad alto fusto e trasferire in vaso o in terra al coperto le piantine prodotte in semenzaio. Tra gennaio e febbraio si possono mettere a dimora le nuove piante di camelia, skimmia, rododendro e azalea.

Tappeti erbosi
Attendere ancora il risveglio vegetativo dell’erba senza forzarla verso comportamenti controproducenti. In presenza di brina ricordatevi di non calpestarli, in particolare nelle prime ore del giorno, diversamente assisteremo, in brevi tempi, all’ imbrunimento del prato

Piante in vaso
I crisantemi sfioriti in vaso vanno tagliati ad un'altezza di circa 15 cm. e poi collocati al riparo, in ambienti arieggiati e luminosi.
Piante da interni
Considerando che le nostre piante d’appartamento sono costrette a vivere in ambiente con un basso tasso d’umidità è necessario areare gli ambienti abbastanza spesso, senza esporre le piante a bruschi cambiamenti di temperatura e nebulizzare con acqua tiepida con frequenza le loro foglie. Alle piante con foglie larghe (Ficus elastica) è necessario detergere le foglie con una spugna morbida imbevuta di sola acqua. Inoltre occorre ricordarsi di sospendere le concimazioni. Altrimenti sarebbe come dare del caffè a chi sta dormendo.
Tenere sempre le piante in una posizione luminosa, lontano da fonti di calore e da spifferi d’aria fredda e mantenere sotto controllo tutte le piante per prevenire eventuali attacchi di cocciniglia e di ragnetto rosso.
Si può provare la coltivazione di bulbi giganti di Amaryllis che possono essere fatti crescere in un vaso trasparente con ciottoli, conchiglie e acqua sul fondo.

Protezione da fitopatologie o infestazioni

Afidi
OSPITI: Conifere (Cupressus spp., Thuja orientalis 'Pyramidalis aurea', altre), Querce varie, Aceri in particolare tipo giapponese.
Durante il periodo invernale si possono registrare infestazioni di afidi “corticicoli”. Questi afidi anziché svilupparsi sui germogli, infestano la corteccia dei rami e del fusto. Se le infestazioni non sono controllate, alla ripresa vegetativa si possono manifestare ampi disseccamenti della chioma.
Verificare la loro presenza nelle coltivazioni; in presenza di infestazione trattare con prodotti a base di Olio bianco attivato con Methomil, Pymetrozine, Thiamethoxan, Acetamiprid, Imidacloprid, Thiacloprid o Piretroidi (Etofenprox, Fluvalinate, Cyflutrin, Bifentrin, Deltametrina).
Antracnosi (Phoma exigua var. heteromorpha) e Rogna (Pseudomonas savastanoi) dell'oleandro.
OSPITI: Oleandro.
L'antracnosi è una malattia fungina che provoca delle macchie fogliari rotondeggianti ed il disseccamento di germogli e di rami dell'oleandro. La rogna è provocata da un batterio che penetra da ferite e causa vistosi tubercoli su tutti gli organi della pianta, in particolare rami, provocandone un deprezzamento estetico-economico.
Il controllo di queste due malattie è realizzabile con i trattamenti a base di Sali di rame da effettuare ad intervalli di 15 giorni da Ottobre a tutto Marzo. Per la rogna sono importanti anche tutti quegli accorgimenti tecnici che possono evitare alle piante ferite che costituiscono la via di penetrazione del batterio (es. protezione dal freddo durante il periodo invernale).

Malattie fungine degli Agrumi.
OSPITI: Agrumi
Frutti e germogli di agrumi durante il ricovero in serra nel periodo invernale, a causa delle condizioni climatiche presenti in questi ambienti, vanno soggetti ad alcune malattie fungine (Phytophtora in particolare) che provocano marciume del frutti e disseccamento di germogli.
Per il controllo di questi patogeni si consiglia di effettuare dei trattamenti ogni 15 - 20 giorni da Ottobre a Marzo con prodotti a base di Sali di rame. Gli agrumi durante il ricovero invernale in serra possono andare incontro a defoliazione, anche totale. Tale alterazione normalmente non è da imputarsi a malattia, ma a condizioni fisiologiche di debolezza della pianta (es. scarso vigore vegetativo).

Disseccamento di rami e di germogli della lentaggine (Phoma exigua e Phoma viburni)
OSPITI: Viburnum spp.
E' un fungo che determina il disseccamento di rami o di porzioni di pianta.
Il parassita penetra dalle ferite per cui è consigliabile, dopo potature o periodi di gelo, effettuare dei trattamenti a base di Sali di rame.

Non solo piante
VASI
Per i vasi si tratta di rinnovare il terriccio, mescolandone al vecchio del nuovo. E' bene vuotare completamente i vasi del vecchio terriccio in maniera tale da effettuare anche un efficace arieggiamento, utile anche per eliminare vecchie radici compattate che possono poi ostacolare lo sviluppo di nuove piantine. Se si ha intenzione di riutilizzare vecchi vasi è bene effettuare un'accurata pulizia delle pareti interne con acqua calda e sapone, allo scopo di evitare la trasmissione di eventuali malattie e parassiti da una pianta all'altra. Sia alle aiuole che al terriccio può essere utile aggiungere una adeguata quantità di compost, di stallatico o di concime organico per preparare un adeguato substrato nutritivo per le nuove piante.

ARREDO GIARDINO
Se le temperature sono sopra lo zero, è giunta l'ora di verniciare le spalliere e le palizzate. Sono facili da raggiungere in quanto non sono ancora spuntate le foglie.

Può darsi che anche i vostri mobili da giardino abbiano bisogno di una mano di vernice.

Ricordiamoci degli uccellini
Infine, non dimenticate gli uccelli! Gennaio è un mese difficile per questi piccoli e preziosi amici. Create nel giardino un piccolo spazio dove spargere qualche manciata di mangime: basta un pezzo di moquette, un tappetino vecchio o una tavola di compensato.

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

02/01/2011 15:26
Di più
La cura delle piante: cosa fare in gennaio #1039
Grazie Mimmì :herz:
Ormai non ti ripeto quanto tu sia preziosa per spunti e notizie varie sulla stagione in corso...opssssssss l'ho ridetto!

:seme:

Mimmì ha scritto:Ho scritto una riflessione in proposito in questo articolo , che possa farci riflettere prima di compiere qualsiasi azione «drastica» nel nostro giardino.
:scavo:
Se il freddo ci ha colto alla sprovvista e non abbiamo trovato il tempo di piantare i bulbi primaverili nel terreno, si può piantarli a gennaio, in giorni in cui appunto il terreno non è gelato nè compatto perchè bagnato. Tardi è meglio che buttarli via :mrgreen:

Per fiorire però primavera i bulbi devono essere piantati in terra fredda da 10 a 13 settimane prima del tempo. Il tempo di «refrigerazione» consentirà ai bulbi di sviluppare radici sane, che trasportano le sostanze nutrienti dal suolo a fogliame e fiori.

In questo caso i bulbi potranno anche non fiorire (e farlo la primavera successiva) o possono produrre piccole fioriture su brevi steli più tardi in primavera.

Mettere 7-10 cm di pacciame sopra i bulbi subito dopo la piantagione. Proteggerà da eventuale gelo e scalderà prima il terreno; scostare poi la pacciamatura passato il gelo.
Per il glicine come indicato in questo articolo sarebbe inutile potare alla ripresa vegetativa perchè la prima cosa che un glicine produce sono i fiori, un po' come accade con la forsizia, quindi andremmo sicuramente a rimuovere dei fiori; le gemme da fiore si riconoscono facilmente, appaiono più grosse e differenti, così:


Foto © blog.shirlsgardenwatch.co.uk

Possiamo eventualmente potare le estremità dei rami che individuiamo come sicuramente NON portanti gemme da fiore.

No al mastice spennellare piuttosto con solfato di ferro o prodotti rameici (come la poltiglia bordolese, vedi sempre cure di dicembre).

Per quel che riguarda la voce potature invernali leggere le cure di dicembre (bisogna osservare il nostro giardino e le nostre piante -che sanno regolarsi benissimo da soli- e saper attendere, potando al primo cenno di ripresa vegetativa).

A dimora:
All'estremo sud dove crescono gli agrumi si può seminare direttamente all'aperto annuali quali zinnie , viole, calendule. Nell'orto all'aperto piselli, fagiolini, cipolle, prezzemolo, fagioli. spinaci, aglio, patate, carote, ravanelli, biete, lattughe, rape. Sotto tunnel lungo le altre calde coste.
(non è una buona idea trapiantare i sempreverdi a riposo, perchè sono comunque stressati dal cambiamento, meglio farlo alla ripresa vegetativa; lee radici disturbate non potrebbero sopperire alla perdita d'acqua che infieriremmo alle nostre piante -perdono acqua perchè hanno le foglie, appunto- spostandole in inverno, i sempreverdi ne risentirebbero perdendo le foglie)

Verissimo, ecco danni su un prato calpestato mentre era ghiacciato:

Foto © seanscapes.com

in tappeti erbosi caldi al sud il danno può manifestarsi anche molto tardi quando i prati di macroterme ricominciano a rinverdirsi.
Per conservare le piante di crisantemo (tranne in zone alpine) e proteggerle da gelo si possono trasferire in cassone freddo e poi rimesse a dimora in primavera.

Contro gli afidi del cipresso e del cedro, applicare come detto sapone molle o olio di neem accuratamente sui rami infetti; in genere è difficile che vi siano infestazioni preoccupanti se il nostro giardino sano e colorato -con essenze che attirano gli impollinatori- è visitato da coccinelle, crisopidi, vespe parassiti, sirfidi, autoctoni della nostra zona. Le cure appunto purtroppo includono pesanti insetticidi e pesticidi, anche sistemici, che al contrario devastano le popolazioni di insetti benefici.

Direi che come sempre la prevenzione è la prima cura, quindi l'impianto, che è una lunga strada nello sviluppo di un albero sano; ad esempio i cedri per la maggior parte richiedono pieno sole. Un albero sano ha meno probabilità di sviluppare disturbi. Se sappiamo che in zona vi sono queste infestazioni poi non scegliamo per noi da mettere a dimora una delle piante soggette.


Per l'antracnosi dell'oleandro:
in genere l'infezione inizia inizia quando l'irrigazione a pioggia e l'irrigazione in generale stimola il rilascio di spore di cancri in cui ha svernato il fungo. Il rischio di infezione è più elevato durante una primavera piovosa e calda. Il fungo può sopravvivere in spore per un massimo di cinque anni, sia sulla pianta o in potature sul terreno; si diffonde lentamente,tuttavia, una volta stabilitosi, può essere difficile da sradicare nel quadro di un regime biologico. L'unica cura è, oltre all'uso di sali rameici e l'adeguata ventilazione dall'umidità, la potatura periodica del legno infetto ogni volta che viene notato (e va rimosso e distrutto).

Rogna di oleandro e ulivo (Pseudomonas savastanoi)
Una delle principali malattie batteriche delle piante di olivo (Olea europaea), è
causata da Pseudomonas savastanoi. L'eventuale controllo
con i battericidi chimici disponibili sviluppa ceppi di resistenza ed è causa di preoccupazioni ambientali il che sollecita la necessità di metodi di controllo più selettivi come il controllo biologico.

Risultati di studio suggeriscono che la batteriocina da P. syringae pv. ciccaronei può essere usata efficacemente per il controllo della sopravvivenza dell'agente causale della rogna dell'olivo e prevenire la loro moltiplicazione (dipartimento Scienze Chimico-Agrarie, Facoltà di Agraria, Università di Napoli), ma si tratta ancora di ricerche in fase sperimentale, non ho notizia di prodotti biologici derivati che possiamo usare al bisogno.

Anche se il controllo delle malattie nodo d'oliva è molto difficile, l'uso di composti di rame può essere una delle pratiche tradizionali per ridurre i sintomi. Tuttavia,la resistenza diffusa dei battericidi anche al rame richiede lo sviluppo di metodi di controllo alternativi; gestire la malattia quindi per prevenire l'infezione, in quanto è difficile da sradicare, una volta stabilita. Le seguenti informazioni delineano le strategie di gestione che dovrebbero aiutare a prevenire gravi danni da rogna, e minimizzare la diffusione dell'infezione una volta che si stabilito nel nostro uliveto:
* Evitare il ferimento degli alberi e fornire buone condizioni di crescita - alberi sani sono meno sensibili.
* Evitare di concimare, perché il vigore eccessivo produce morbida e sottile crescita sensibile. Lo stato nutrizionale degli alberi deve essere equilibrato per assicurare che producano solo le foglie necessarie per lo sviluppo, e non abbiano un'eccessiva caduta di foglie il fornisce ingresso per i batteri.
* Possibilità di altre piante compagne come come Oleandro, Ligustro, Forsythia, Fraxinus, Gelsomino, Fillirea e tutti i vegetali della famiglia delle Oleacee, non dovrebbero essere piantati vicino al nostro oliveto.
* Pulire le macchine all'entrata e all'uscita dal bosco. Il batterio può sopravvivere nei rifiuti vegetali, per cui si consiglia di assicurarsi che tutte le macchine siano pulite e prive di detriti. Questa è anche una buona misura preventiva per ridurre al minimo la diffusione di molte altre malattie.
* Non potare prima o durante il tempo umido. Preferibilmente potare in calda e secca estate. Il tasso di infezione infatti è più alto in inverno e primavera, e meno in estate.
* L'igiene è una buona prassi - questo è importante per ridurre al minimo la diffusione di molte malattie. Gli strumenti dovrebbero essere disinfettati e le piante sane vanno potate per prime per ridurre al minimo la diffusione della malattia. Segnalo che batteri hanno una durata limitata nel rami morti, così, mentre è buona pratica generale bruciare i rami secchi è improbabile che possa aiutare per il controllo della malattia.
* Potare per eliminare i rami infetti.
* Utilizzare talee da madre sana. Il batterio può essere sistemico nel bosco e non produrre galle fino a quando le condizioni sono adatte.
* Le olive non dovrebbero essere raccolte durante la pioggia.
* La raccolta battendo dovrebbe essere ridotta al minimo dove la malattia è presente, perchè al battitura può causare ferite. Proteggere le ferite con il rame può aiutare, subito dopo il raccolto.
* Varietà vegetali meno sensibili: tutte le varietà possono essere infettati, alcuni (ad esempio, Carolea, Koroneiki e Pendolino) sono risultate relativamente tolleranti secondo recenti studi. Frantoio, Barnea, Manzanillo, Picholine e S.A.Verdale sono segnalati come molto sensibili, e Picual, Leccino e Manzanilla moderatamente sensibili.
Le galle possono danneggiare la struttura del fusto e possono deformare l'impalcatura della struttura in caso di infezione grave durante le prime fasi dello sviluppo dell'albero.
I batteri vivono nelle galle e anche sulla superficie delle foglie e del legno infetti all'interno, l'infezione può essere presente senza galle visibili. I batteri entrano attraverso le cicatrici fogliari, ma anche attraverso le ferite da potatura, raccolta, grandine, gelo. La maggior parte delle infezioni si verifica con tempo umido in primavera, e gli alberi più a rischio sono quelli con ferite durante i periodi di pioggia.


Foto © University of Nebraska-Lincoln

Marciume radicale Phytophthora del piede (radici) o gommosi (Phytophthora Gummosis)

I primi sintomi di marciume del piede sono la corteccia a chiazze irregolari scure, seguite da stillicidio di quantità variabili di gomma.
Phytophthora può anche causare il marciume bruno dei frutti, che è caratterizzato da una colorazione marrone chiaro della buccia. La malattia è di solito associata a lunghi periodi di pioggia. Gli agrumi sono soggetti a questo fungo se sono stati piantati in modo improprio o sono stati lasciati in acqua stagnante.

L'umidità del suolo in eccesso favorisce la produzione e la diffusione di zoospore. Pertanto, l'aumento di drenaggio e l'attenzione alle irrigazioni è un fattore importante nella gestione della malattia.

La potatura dei rami bassi può almeno evitare la propagazione della malattia più in alto nella struttura dell'albero.

Sebbene la pacciamatura può impedire la crescita di erbacce e conservare l'acqua, in questo caso accumulando pacciame contro il tronco può predisporre il vostro albero all'infezione, limitando la circolazione dell'aria e fornendo un percorso per i funghi dal terreno al tessuto sensibile. Dal momento che questo fungo penetra attraverso il tessuto di ferite per lo più, non ferire la corteccia alla base dell'albero quando si fa giardinaggio..

I soli portainnesti resistenti al fungo sono Citrus macrophylla e Citrumelo Swingle

Se il vostro albero ha già sviluppatola malattia, raschiare le parti marroni, il legno scolorito della corteccia di superficie fino a raggiungere legno sano e spennellare l'area interessata con poltiglia bordolese.
Prodotti chimici efficaci per l'impiego su agrumi colpiti comprendono Ridomil Gold e Aliette, o Fossetyl alluminio, ma ci sono restrizioni e raccomandazioni per l'applicazione. Dopo una diagnosi confermata, gli agrumi devono essere trattati secondo le istruzioni riportate sull'etichetta.


Foto © infonet-biovision.org
Ecco come si presentano le foglie di un viburno infetto:

Foto © J.K. Lindsey

Questa è una malattia difficile da controllare una volta che le piante sono infette, quindi la prevenzione è importante.

Condizioni favorevoli alla malattia sono: fresco e bagnato. Assottigliare le piante sovraffollate per migliorare la circolazione dell'aria e l'asciugatura è utile.

Applicare fungicidi appena i primi sintomi compaiono:
* Tiofanato-metile
* Solfato di solfato di rame

Pulire i vasi da riutilizzare con acqua e sapone potrebbe non essere sufficiente e causare problemi SE sono presenti organismi portatori di malattia, ed il sapone in caso di vasi di coccio, lascerebbe residui; . penso sia più efficace prima pulire accuratamente di sicuro e poi sterilizzare i vasi con una soluzione al 10 per cento della candeggina. Mettete a bagno il vaso in un secchio riempito con 9 parti di acqua e 1 parte di candeggina. Il tutto per più vasi può essere fatto più agevolmente nella vasca. Lasciate in ammollo per diverse ore. Quindi sciacquare il vaso per rimuovere l'ipoclorito di sodio. I vasi di plastica si può semplicemente sciacquarli sotto acqua corrente; i vasi di argilla andrebbero sbollentati in acqua pulita per diverse ore. Poi saranno pronti a ricevere le piante.

Si può anche passare il tempo a rimuovere il muschio dalle pavimentazioni, ma soprattutto passare il tempo a progettare, leggere di giardini per ispirarci e guardare i cataloghi di sementi. Uno dei più forniti che abbia mai visto in vita mia è quello di Baumax , e il servizio è veloce ed efficiente i semi, perfetti! Fatevelo arrivare a casa ne vale davvero la pena, anche le sementi per orto poi, patate blu, pomodori neri, e quant'altro, si trovano in questo magnifico catalogo (c'è comunque il catalogo interattivo on-line, tuttavia certe cose vanno possedute :) )


Gli uccelli sono povere vittime del freddo; le arachidi e le palle di grasso (si appendono agli alberi con apposite retine tipo quelle delle patate o delle cipolle, vedi i 10 consigli per l'inverno ) per fornire energia sono molto utili. Progettiamo anche nidi artificiali e loro disposizione.
Ecco un nido per balestruccio:


Un nido artificiale in cemento per cinciallegra:


Nido per rondine:


Cassetta per barbagianni:


Cassetta-nido per rondoni:


Nidi a tana per martin pescatore, gruccione, topino:


Zattera galleggiante per uccelli acquatici (chi ha un grosso laghetto come Marco può usufruirne):


Nido artificiale tradizionale (attira il maggior numero di uccelli: passeri, torcicollo, picchio muratore, cincia...):

Foto © Sergio Abram, illustrazioni Laura Toffaletti

Un'altra idea molto furba è anche quella di posizionare nidi per insetti; questi sono esempi di nidi per apidi e icneumonidi:


Questa una cassetta nido per bombi (che stanno scomparendo):


Questo un nido per forbicine (utili contro afidi, acari, larve e uova di molti insetti):


Cornici per ragni (con un angolo di riparo per il ragno):


Nido artificiale per crisope:


Pietre d'osservazione per formiche ed altri piccoli animali (orbettino, ragni, lombrichi, lumache):
i nostri bimbi impareranno molte cose!


Da me ogni tanto si sveglia anche lo scoiattolo rosso (l'ho fotografato dalla finestra):




non gli faccio mai mancare noccioline e noci nella sua mangiatoia (fai da te):

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.

Ringraziano per il messaggio toncan56

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

19/01/2011 17:18
Di più
La cura delle piante: cosa fare in gennaio #1154
Quel vecchio proverbio che avete messo all inizio di questo bel "manuale" cioe' "non ti fidare della primavera di gennaio" che tra l altro io non conoscevo(grazie :applausi: )si dovrebbe far sapere anche alle dirette interessate ;)...dico questo perche'la giovane parrotia persica che ho in giardino sta gia fiorendo, e si che deve farlo prima delle foglie ma mi sembra un po prestino"avevo letto marzo"!!Ok, non conosco quando deve fiorire la parrotia anche perche e il primo anno che lo fa ma l altro giorno in un tratto di strada che faccio ogni tanto ,ho visto con mia grande sorpresa una mimosa gia fiorita :woohoo: e quella si che sicuramente un po in anticipo!!!.Ora puo darsi che siano casi isolati altrimenti ci sarebbe da chiedersi cosa sta succedendo :???: e riscrivere qualche manuale :studio: . Ciao ciao
PS bellissime le foto dello scoiattolo rosso ,come mi piacerebbe anche a me vederlo ogni tanto guardando fuori

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

20/01/2011 14:17
Di più
La cura delle piante: cosa fare in gennaio #1158
Ciao Maxi, benvenutissimo :woohoo:
Puoi aggiungere la località almeno generica nel tuo rpofilo, come da regolamento? Così ci facciamo un'idea di che clima stiamo parlando...

I detti che ci propone Mimmì sono fantastici e rendono molto l'idea, qui da me in questo periodo infatti anche se fa molto freddo ci sono state delle giornate insolitamente miti :herz:

maxi ha scritto:
Bella la mimosa già fiorita (anche la parrotia -che fiorisce in genere a fine inverno - si può avere una foto di entrambi coi fiori, magari :laugh: ?), nel web arrivano segnalazioni di mimose fiorite all'inizio di quest'anno, soprattutto fiorite prima se confrontate con lo scorso anno.

Beh essere inquadrati e rigidi con le piante è difficile, così come per il clima; il bello di questa passione é proprio che l'osservazione è la prima regola :studio:

Grazie, mi diverto molto le volte che lavora tranquillo facendo scavi ridicolmente e non si accorge di essere osservato :cosa:

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

21/01/2011 21:11
Di più
La cura delle piante: cosa fare in gennaio #1181
ops...che dimenticanza ,la localita e Massa Carrara poi aggiornero anche il profilo.Un bel microclima grazie alle apuane a pochi km dal mare.Al piu' presto postero le foto della parrotia e di qualche altra pianta.Ciao

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Un quadrato di giardino
    • Vivaio Piante Insolite

      Località Due Case
      Podenzano, 29027, PC (IT)
      Lun - Sab: 8.30 - 12.30 / 15.00 - 18.00
      Dom: Periodo autunno-inverno solo su appuntamento.
      Aperto fuori orario su appuntamento.
      telefono +393284181208
      email info@unquadratodigiardino.it
      Rispondiamo solo a email e messaggi whatsapp dalle 8.30 alle 12.30

      Seguici

    • Newsletter

Karısı evde temizlik yaparken süpürge sesinden rahatsız olan adam kaçacak delik arar çizgi porno Evin en arka odasına gider ve içeriye girdiğinide baldızını külotla uyurken görür yüze boşalma Balık etli brazzers porno büyük kalçalara sahip baldız götü devirip kanepede sızmış haldedir asyalı porno Bu manzara karşısında niyeti bozmamak pek mümkün değildir sex gif Baldıza doğru yaklaşıp acaba yapsam mı yapmasam mı diye düşünmeye başlar tecavüz porno video Karısı süpürge yaptığı için yakalanma ihtimali oldukça düşüktür xhamster İradesine yenik düşer ve uyuyan baldızın kilotunu sıyırır yaşlı porno Sikini eline alıp asıla asıla kaldırır anal porno Uyuyan kızın sulu amcığına sokup sikmeye başlar mature porno Çıkan seslerden duyacaksınız ki hatunun amı suludur sekreter porno İçine giren yarak sayesinde zevkle uyanan çıtır zenci porno hoşuna gidince ses çıkarmaz ve eniştesine bir posta siktirir.