le camelie e le altre acidofile

14/11/2012 20:21
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le camelie e le altre acidofile #22248
Apro questo topic, oltre che per mettere quà in nostri dubbi e aiutarci e per parlare in generale di queste piante, per condividere metodi di coltivazione delle camelie, azalee, ortensie, anche perché sono convinto che ognuno possa insegnare all'altro cose nuove, insomma, il confronto è sempre utile.
Vi dirò tra poco come io tratto le acidofile, voi aggiungete le vostre esperienze

Sono un Acidofilo
Ringraziano per il messaggio albachiara, elle

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15/11/2012 18:42
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le camelie e le altre acidofile #22263
Aggiungere esperienze?
Lo farei volentieri, se ne avessi!

Attualmente posseggo una camelia (quella che tu mi hai regalato), piena di bocci :wow:
Da quando l'ho ricevuta, mi son limitata a darle acqua con la modalità che mi hai insegnato: non troppo spesso ma in profondità, a settembre un pizzico di concime a lenta cessione.
Stop.
Sembra gradire la posizione che e le ho assegnato, per tua stessa ammissione sta benone, é sana, niente parassiti, nessun segno di sofferenza.

Ho anche una camelia nata da seme, anch'essa ricevuta in regalo, rinvasata a primavera su tuo consiglio.
Ricco strato di corteccia sul fondo del vaso, poi terriccio per acidofile misto a corteccia di pino.
Anche lei é piena di bocci.

La mia hydrangea petiolaris, ortensia rampicante, acquistata quattro anni fa, si riprende faticosamente da ogni inverno, cresce lentamente, ma ce la fa...

A giorni rinvaso la gardenia da seme che mi hai regalato.

Questa la mia esperienza con le acidofile, ovvero meno di niente...

:mazzo: elle

Il giardino é la mia palestra e il mio psichiatra.

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15/11/2012 23:46
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le camelie e le altre acidofile #22271
La mia esperienza acidofila è stata l'acquisto di 12 ortensie e una Schizopragma lo scorso inverno e messe tutte in vaso, tranne poi averne spostate tre in terra.
Sono fiorite tutte splendidamente e nei colori che dovevano essere, le rosa sono rimaste rosa e le azzurre sono rimaste azzurre, tranne una che avrebbe dovuto essere viola e invecie è rimasta rosa fucsia.Però ho notato che le macrophylla sono più robuste, le serrata invecie, almeno a me, hanno steli deboli e lunghi lunghi, sembrano filati. Una, la Kiosumisawa, purtroppo è anche morta benchè le abbia trattate tutte più o meno alla stessa maniera.

Altra cosa strana è stata la serrata Santiago che, nonostante sia cresciuta rigogliosa e non debole come le altre serrata, avrebbe dovuto virare al rosso scuro, quantomeno le foglie, in autunno, e invecie è rimasta verde come tutte le altre...

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15/11/2012 23:54
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Autore della discussione
le camelie e le altre acidofile #22272
il fatto che le acidofile siano piante difficili ed estremamente esigenti e poco adattabili è in parte un falso mito del giardinaggio ed è generato a mio avviso dal fatto che chi le compra le conosce poco e non sa come trattarle e viene intimorito dal luogo comune che sono piante difficili e quindi eccede nelle cure o non ne da abbastanza con la paura di fare danno.
Magari son cose che passano per la bocca di gente non propriamente appassionata di giardinaggio come noi e che magari prende una camelia non sapendo dove mettere le mani e dopo poco gli muore perché per la paura del marciume radicale pensava di dover dare poca acqua…..
Le acidofile hanno delle esigenze da soddisfare assolutamente che sono l’ombra estiva , il terreno acido e l’acqua privi di calcare e qualcos’altro ma mi pare comunque che per ogni tipo di pianta, acidofila o meno, se ne debbono conoscere le caratteristiche e le esigenze per ottenere buoni risultati, discorso a parte per qualche pianta autoctona di ogni luogo che non vuole essere considerata perché fa tutto da sola.
Quelle sono le piante adatte a chi ha il giardino e non ci vuole capire niente e prende piante che non necessitino di alcun tipo di manutenzione.
Le acidofile sono piante delle quali dobbiamo semplicemente conoscere le esigenze (come per altri tipi di piante) e mai lasciarle a se stesse in condizioni climatiche particolari.
Se si osservano poche ma severe regole ma facili da seguire, queste piante si rivelano rustiche difficilmente colpite da patologie e facili da accudire, non è così difficile occuparsene, molto più facile di quel che si crede, almeno nei nostri climi ed è ovvio che io parli di clima "mite", se coltiviamo una camelia dove gela tutto l’anno ovvio che le cose cambiano come cambierebbero se si coltivasse dove c’è sempre troppo caldo.
Per di più le piante che noi compriamo e sono in commercio in Europa e in Italia hanno un fogliame leggermente più spesso delle originarie asiatiche perché si sono adattate più di quel che pensiamo ai nostri climi e agli sbalzi climatici improvvisi che ci sono qua da noi.
Certo, nessuna acidofila vivrebbe senza che ricevesse quasi giornalmente tanta acqua in estate, però molte piante acidofile sono più rustiche e più facili da coltivare di tante altre che passano per "facili" e non lo sono.

Faccio un esempio, ci sono molte stagionali che nelle mie mani danno molti più problemi radicali di azalee, camelie e compagnia bella, molte piante soffrono la troppa acqua o i marciumi (e ciò si rivela quasi sempre letale) molto di più delle acidofile che hanno la nomea del marciume radicale, molte piante sono meno adattabili delle acidofile e di conseguenza se non azzecchi la perfetta esposizione danno problemi maggiori relativamente alle malattie da fungo.

Per avere buoni risultati con una camelia, ad esempio, a mio avviso è necessario capire quale sia il clima dell’ambiente di origine e cercare di riprodurlo il più possibile sia attraverso l’esposizione che attraverso le nostre cure.
Nelle zone di origine ci sono inverni anche rigidi non molto piovosi, primavere miti e soleggiate, estati anche molto calde ma piovose (da maggio a luglio).
Ne consegue che la camelia non ami il caldo siccitoso, quindi posizioniamo le camelie in angoli umidi e freschi del giardino protetti dai venti forti, possiamo quindi cercare di ricreare umidità che manca in alcuni periodi estivi, non solo annaffiando regolarmente senza mai lasciare che la superficie del substrato di asciughi, ma anche bagnando la fronda alla sera, il vaso (esternamente) e anche il terreno attorno cercando di imitare appunto quello che in realtà avviene in quei posti: caldo con pioggia e elevata umidità; anche se non è proprio uguale le camelie gradiscono assai anche perché l’inizio dell’estate è il periodo di formazione dei bocci e se in quel periodo manca acqua la fioritura alla successiva primavera sarà caratterizzata da una cascola di bocci chiusi o semichiusi.

Se la pianta ha avuto la giusta acqua in estate e il pane radicale viene bagnato completamente e uniformemente ad ogni annaffiatura, difficilmente la pianta patirà il caldo secco e uscirà indenne dall’estate così come se annaffiata abbondantemente in presenza di venti freddi e secchi di grecale che tendono a disidratare, non perderà neanche un bocciolo e non patirà il freddo che tollera molto più del caldo estivo nostrano.

Se le camelie verranno annaffiate solo in superficie come erroneamente fanno in molti (ed è uno dei motivi per i quali a mio avviso la camelia passa come pianta “difficile”) moriranno sicuramente durante i periodi di caldo estivo.

Si tratta di piante che non hanno bisogno di troppo concime, anzi, nel dubbio meglio non darlo, io uso il granulare a lenta cessione due volte l’anno (marzo e settembre nelle dosi di un cucchiaino da caffè per i vasi piccoli e un cucchiaio da minestra per i vasi grandi, da non somministrare affatto se si rinvasa, il nuovo terriccio fa già da concime) e vi tratto allo stesso modo sia le camelie che le azalee e le ortensie e mi trovo più che bene.

L’altro caposaldo della buona coltivazione della camelia è il drenaggio che è essenziale per evitare problemi di ristagno e potenziale marciume radicale.

Personalmente, partendo proprio dalle prime fasi del rinvaso, metto sul fondo piccoli cocci di vaso rotto, pezzi di polistirolo, pezzi di corteccia e ghiaia di pomice creando una strato di 5 cm circa.
Al terriccio per acidofile aggiungo aghi di pino sminuzzati, bark (che oltre a contribuire a mantenere l’acidità del terriccio rilasciano una sostanza che previene o rallenta l’insorgere dei marciumi), ghiaia di pomice, cornunghia grezza. Le radichette superficiali esistenti debbono rimanere tali nel senso che il livello del terreno al rinvaso deve essere il medesimo, non si deve coprirle con del terriccio ne al momento del rinvaso ne come rinnovo del substrato, vanno lasciate stare la dove sono.
Le radichette suddette restando fuori dal terreno devono essere protette con del pacciame al fine di cercare di mantenere il più possibile l’umidità in estate e di proteggere dal freddo in inverno.
Io uso aghi di pino smezzati andando a costituire uno strato di aghi da 5-a 10 cm.

Per quanto riguarda l’esposizione le camelie japonica amano l’ombra e la mezz’ombra, l’ombra può essere data da muri a nord o da alberi (sole filtrato), evitare il sole diretto, la sasanqua invece tollera anche esposizioni più assolate. Tra le altra acidofile l’azalea japonica può essere messa anche a sole pieno estivo per qualche ora a patto che il terriccio non si asciughi mai, ciò significa che in queste condizioni sia necessario anche annaffiare in estate tutti i giorni.

Mi fermo e vi dico che quando si fa attenzione all’esposizione, al drenaggio e alle annaffiature, cose non impossibili da seguire per un appassionato di giardini, sarà difficile che le acidofile non vi diano soddisfazione

Ho tralasciato alcune cose, quando avrò più tempo integrerò

Scusate la lunghezza

Sono un Acidofilo
Ringraziano per il messaggio toncan56, carlina, elle

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16/11/2012 14:24
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le camelie e le altre acidofile #22279
la Camelia Sasanqua Yuletide sta fiorendo quest'anno in anticipo rispetto a come si comporta di solito, eccola:

















Sono un Acidofilo
Ringraziano per il messaggio romitta, toncan56

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16/11/2012 14:41
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le camelie e le altre acidofile #22280
bellissima camelia la Sasanqua Yuletide! :woohoo:

Grazie per le dritte che ci dai e per il fatto secondo me importante di capire da dove viene una pianta per capire come trattarla.
Dalle tue parti suppongo che l'acqua non sia calcarea mentre invece da me :muro: il calcare in acqua è un grosso problema.

Dovrei fare scorta di acqua piovana :piove: che basterà fino ad un certo periodo.

E di queste incredibili giornate vai componendo la tua stagione

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16/11/2012 15:03
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le camelie e le altre acidofile #22281
ovvio che l'acqua calcarea sia un problema, io ho la fortuna di avere cisterne di raccolta dell'acqua piovana e di solito mi basta e mi avanza, però mi son trovato spesso a finirla (ho fatto tutta l'estate con quella del comune, PH 8,2) e l'acqua del rubinetto da me è piuttosto dura e calcarea.
Ci sono i metodi per decalcificarla e sono metodi efficaci, provati personalmente:

1) un cucchiaio di aceto di vino bianco per ogni litro d'acqua, si lascia riposare per una notte e poi si preleva pian piano l'acqua in superficie senza smuovere il fondo (io nella necessità uso questo metodo pur ritenendo più che validi quelli che seguono).

2) le donne son più facilitate, si prende una calza, se ne riempie il fondo con torba acida e si immerge in un secchio d'acqua e si lascia riposare una notte, poi si preleva l'acqua come al punto precedente.

3) se la vuoi fare più semplice ma più costosa c'è un prodotto che si chiama "acquolina - l'annaffiadolce" :) (marchio LINFA) a base di acido citrico e che funziona, la trovi su internet.




Anche il problema dell'acqua come vedi è risolvibile con buoni risultati, l'aceto costa un euro un sacco di torba bionda di sfagno (ph sui 4,5 mi sembra), costerà qualche euro, l'acquolina ne costerà una diecina, se hai poche acidofile non è faticoso ne raccogliere l'acqua piovana ne provvedere a migliorare quella del rubinetto se pur dura e te lo dice chi ha acqua del rubinetto che lascia segni bianchi indelebili nelle pentole in cucina! :)

Sono un Acidofilo
Ringraziano per il messaggio albachiara, toncan56

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16/11/2012 15:29
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Autore della discussione
le camelie e le altre acidofile #22282
sasanqua da seme, secondo anno di fioritura


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18/11/2012 16:08
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Autore della discussione
le camelie e le altre acidofile #22286
sempre sasanqua, foto fatta ora:




ha aperto ancor più fiori


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24/11/2012 00:45
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Autore della discussione
le camelie e le altre acidofile #22333
ora è proprio in piena fioritura


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