La cura delle piante: cosa fare in settembre.

27/09/2010 18:21
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La cura delle piante: cosa fare in settembre. #84
I LAVORI DI SETTEMBRE …………..IN GIARDINO

I vecchi giardinieri giapponesi erano soliti affermare che in settembre la natura "dona agli uomini tutto ciò che le rimane della buona stagione, prima di cadere nel sonno dell'autunno". Si tratta infatti di un periodo molto ricco di frutti, sia spontanei, sia coltivati.

La fine dell’estate rappresenta uno di quei momenti nei quali si fa il punto della situazione e ciò è valido anche per il nostro giardino sia per rimediare agli effetti del caldo estivo, sia per prepararlo ai rigori invernali e, perché no, per prolungare le fioriture e prepararne di nuove.
La riduzione delle ore di luce ed il conseguente ritorno a temperature non troppo calde riportano, infatti, le piante ad una ripresa delle attività vegetative.
Occorre, per prima cosa, provvedere a smuovere il terreno compattatosi durante l’estate per favorire l’arieggiamento e facilitare lo sviluppo radicale di vecchi e nuovi impianti. E poi…………..

Cimature e potature (luna calante)

Potare i sempreverdi mantenuti in forme obbligate (Buxus sempervirens, Chamaecyparis lawsoniana, Cupressocyparis leylandii, Euonimus japonicus, Ligustrum ovalifolium e Lonicera nitida, ecc.). Spuntare gli arbusti sfioriti per eliminare i rami appassiti e svecchiare la chioma.
Eliminare i boccioli laterali dai crisantemi e quelli in soprannumero dalla dalia.
Occorre anche eliminare i fusti delle lavande che hanno portato fiori e cimare tutto il cespuglio in vista dei rigori invernali.

Propagazione (luna crescente)

Preparare le talee di rosa (legno di due anni), Forsitzia (legno di un anno) e di Aucuba, Erica, Edera, Lauro, Ortensia, Lillà, Ligustro, gerani e garofani.
Per aumentare la possibilità di radicazione si potrà usare dell’ormone radicante sia in polvere che liquido seguendo le istruzioni riportate sulla confezione del prodotto.

Diradare e dividere i cespi dalle erbacee perenni.

Alcune piante possono essere riprodotte con successo per divisione. A fine mese estrarre l’intera pianta di Bergenie, Iperico, Vinca, Peonie erbacee, suddividerla in porzioni ciascuna recante una porzione di radici ed interrare nuovamente le nuove piantine ricavate.

Propapagazione gamica (Semine)

All'aperto si possono seminare: agerato, aubrezia, bocca di leone, campanula dei Carpazi, ciclamino, cineraria marittima, elicriso semprevivo, fiordaliso, garofano dei fioristi, gazania, geranio, gissofila paniculata, godezia, lupino, nemesia, lupino, pisello odoroso, statice, vedovella-scabiosa, viola del pensiero, violaciocca quarantina, violaciocca matthiola, viola mammola.
In questo periodo è possibile seminare in serra le piante annuali che si trapianteranno in vaso in primavera. Procurarsi semi di alisso, bocca di leone, centaurea, godezia, margheritina, non ti scordar di me, violaciocca, viola del pensiero, ecc.
Inoltre, alcuni tipi di portainnesti possono essere seminati per poi fiorire in primavera;
l´ideale sarebbe farlo nella bordura di una serra. Possono essere usati come esposizione floreale o per fare delle talee nelle serre.


Si consiglia di portare a termine la raccolta dei semidelle piante che hanno concluso la fioritura (Hosta, Lupinus, Nepeta, ecc.) prima che le piogge autunnali ne alterino la germinabilità. Se decidete di provare a moltiplicare le vostre erbacee perenni con questo metodo, ricordate che non sempre dal seme nascono delle piante con gli stessi caratteri della pianta madre. (tratto da uno scritto di Mario Vietti – TURIN GARDEN)

Va ricordato che alcune sementi sono fertili per breve tempo, mentre altre possono essere conservate intatte per anni. I semi che si conserveranno per la prossima primavera andrebbero prelevati a maturazione completa, appena prima che la pianta li espella e conservati in luogo asciutto.

Trapianti
(luna crescente)
Altea rosea, anemone, bucaneve, campanula, chionodoxa, crocco, digitalis, garofano dei poeti, giacinti, leucojum, muscari, narciso, nontiscordardimé, primula, scilla, tulipano, violaciocca.
Settembre è il mese ideale per trapiantare alberi sempreverdi di grandi dimensioni.

Messa a dimora

A dimora in piena terra: alisso marittimo, altea rosea, calendula, campanula, convolvolo, digitalis, garofano dei poeti, iberis, nontiscordardimé, papavero, primula, pisello odoroso.
Proseguire con la messa a dimora di alberi e arbusti sempreverdi.
Scegliere un luogo del vostro giardino sufficientemente luminoso e corrispondente alle esigenze delle essenze da mettere a dimora, vangare profondamente e incorporare letame maturo.
Ricordare che la profondità dello scavo deve essere tale che “il colletto” della pianta (il punto dal quale si dipartono, in direzioni opposte, il fusto e le radici) rimanga appena al di fuori del terreno. (tratto da uno scritto di Mario Vietti – TURIN GARDEN)


Protezione da fitopatologie o infestazioni

Eseguire i trattamenti insetticidi per controllare gli attacchi di "afidi", "metcalfa", "psille", mentre con i trattamenti fungicidi si combatte prevalentemente l’oidio. Per le conifere bisogna fare particolare attenzione alla “processionaria” che, se si diffonde, può portare ad una rapida morte della pianta. Per le altre piante si deve controllare anche la diffusione di “insetti rodilegno” che possono danneggiare la pianta scavando gallerie nei rami e nel tronco.

Tappeti erbosi
Grazie all’abbassamento delle temperature e al clima più umido l’erba riprende nuovo vigore e cresce con maggiore velocità: tosare ogni 7-14 giorni e abbassare l’altezza del taglio per consentire alle graminacee stolonifere di espandersi meglio.
L’aumento della rugiada notturna consente di ridurre il numero delle annaffiature fino ad eliminarle completamente con la stagione piovosa.
Distribuire uniformemente un concime a lenta cessione ed irrigare abbondantemente per favorirne l’assorbimento.
Se il calpestio e le ripetute irrigazioni estive hanno causato un compattamento, può essere utile aerare il terreno con un arieggiatore oppure, se la superficie è limitata, con una bucatrice manuale. In questo modo si favorisce la penetrazione di aria e acqua e, di conseguenza, degli elementi nutritivi.
Se l’arieggiamento non è sufficiente si può ricorrere alla “carotatura”, operazione da eseguire con una bucatrice a motore che asporta dei cilindretti (“carote”) di terra alti 5-10 cm. Raccogliere le “carote” con il rastrello e distribuire della sabbia mescolata a semente in modo da riempire i buchi rimasti.
Si può, inoltre, intervenire contro le infestanti a foglia largadistribuendo un diserbante selettivo efficace solo sulle dicotiledoni e non sulle graminacee.
Prevenire lo sviluppo di malattie fungine irrorando un prodotto fungicida polivalente a cui si può associare, se occorre, un insetticida o un acaricida.
Settembre è il mese più adatto per la semina dei nuovi pratie per la rigenerazione di quelli rovinati. Il tappeto erboso seminato in questo mese avrà, infatti, il tempo necessario per rinvigorirsi e diventare ben fitto, ostacolando così la crescita delle erbe infestanti che, nella maggior parte dei casi, nasceranno ad aprile e maggio. (tratto da uno scritto di Mario Vietti – TURIN GARDEN)

Bulbose

E’ il momento di preparare il terreno che ospiterà tulipani e altre bulbose a fioritura primaverile prima che il suolo diventi troppo freddo e di comprare, se non si intende mantenere quelli precedenti, i bulbi e i tuberi delle piante che vogliamo trapiantare.
All’inizio del mese procedere alla preparazione del terreno: eliminare le erbe infestanti e i sassi eventualmente presenti, vangare in profondità ed incorporare del letame maturo o del terriccio da giardino. Evitare di interrare del letame fresco in quanto potrebbe bruciare le radici compromettendo lo sviluppo delle piante.
Se il suolo è argilloso può essere utile migliorarne il drenaggio con l’aggiunta di sabbia grossolana o ghiaino.
A partire dalla seconda metà di settembre si possono interrare i bulbi. Ricordare che la collocazione delle bulbose in ordine sparso permette di ottenere un effetto più naturale ed evita la presenza di antiestetici vuoti nel caso di mancato attecchimento.(tratto da uno scritto di Mario Vietti – TURIN GARDEN)
Si piantano bulbi di arum italicum, geranio tuberoso, calla, ciclamino, oxalis, bucaneve, allium, giglio bianco, fresia, fritillaria, anemoni scilla, muscari, chionodoxa, ixia, crocus, colvilli, ranucoli, iris, narcisi, giacinti, amarilli, tulipani.
E’ arrivato il momento di invasare i bulbi da sottoporre a forzatura.
Eliminare tutte le radici vecchie e sistemare i bulbi molto vicini tra loro in contenitori riempiti con terriccio umido o fibra per bulbi. Trasferire i vasi in un ambiente fresco (5-6 °C) e buio per circa 8-10 settimane (fino a quando i nuovi germogli avranno raggiunto un’altezza di 4-5 cm.), mantenendo il substrato umido. Questa tecnica, che consente di ottenere una fioritura anticipata all’interno delle abitazioni, è particolarmente adatta per crochi, giacinti, narcisi, scille e tulipani precoci. (tratto da uno scritto di Mario Vietti – TURIN GARDEN)

Rose
Il graduale abbassamento delle temperature e le prime piogge favoriscono una nuova fioritura delle specie rifiorenti che, in alcune varietà si protrarrà fino a novembre.
Per agevolare la comparsa dei boccioli è consigliabile compiere alcune operazioni di manutenzione: sarchiate il terreno per asportare le erbe infestanti, rompere la “crosta” eventualmente formatasi sul suolo a causa della siccità estiva, e continuare ad eliminare i rami secchi, i fiori appassiti e i “succhioni” presenti alla base delle piante.
Provvedere a tagliare i rami troppo lunghi che nei prossimi mesi potranno essere danneggiati dal vento o dalla neve, e controllare le legature dei rosai rampicanti.
Se le piogge tardano ad arrivare, è opportuno continuare ad annaffiare regolarmente.
Si può iniziare a preparare il terreno per la messa a dimora delle rose a radice nuda. Scegliere una posizione soleggiata e riparata dai venti, con una buona circolazione dell’aria e un suolo fertile e drenato. Ricordare che è meglio non effettuare gli impianti in un terreno che abbia già ospitato un roseto, in quanto i nuovi esemplari potrebbero soffrire della “malattia delle rose”, causata da funghi, nematodi o virus presenti nel suolo, oltre che dalla carenza di sostanze nutritive.
E’ ancora possibile moltiplicare le rose tramite talea semilegnosa: prelevare dai germogli laterali non fioriferi delle porzioni lunghe 20-30 cm; eliminare tutte le foglie e le gemme, lasciando soltanto la coppia apicale. Cospargere la base delle talee con della polvere a base di ormoni radicanti, e interrarle per circa i due terzi della loro lunghezza in un substrato leggermente sabbioso, in una zona fresca e ombreggiata. Le nuove piantine potranno essere messe a dimora nell’autunno successivo.
La moltiplicazione tramite talea è adatta in particolare per le specie non innestate. (tratto da uno scritto di Mario Vietti – TURIN GARDEN)

Le rose rampicanti che hanno terminato di fiorire possono essere potate. Tagliare tutti i nodi che legano i gambi al traliccio e deporre i germogli sul suolo. Recidere a livello del suolo tutti i getti che hanno prodotti dei fiori; in tal modo i nuovi gambi prodotti questo anno fioriranno per la stagione seguente.

Acidofile

Azalee, rododendri, ortensie e camelie: questo è un periodo relativamente tranquillo per questo tipo di piante. Ad azalee e rododendri si asportano rametti eventualmente danneggiati da intemperie estive, mentre per ortensie e camelie, ancora in fioritura, sono da continuare le concimazioni con formulati specifici a reazione fisiologicamente acida, per mantenere costanti i colori e i profumi che ci possono offrire. Si consiglia di recuperare, dalle camelie sfiorite, i semi da utilizzare per tentare di riprodurre la pianta.

Settembre è anche il mese nel quale si può cedere alla tentazione di rinnovare angoli del giardino.
In questa pagina www.giardinigiardini.com/psoft/giardini.v_riv.view_articolo?idarticolo=2219
si può trovare come creare un’aiuola con protagonista il duttile glicine e a contorno arbusti ed erbacee perenni.

…. NELL’ORTO

All'aperto si possono seminare: barbabietole, bieta da costa e da foglia, carota, cime di rapa, cicoria verde da taglio e rossa, indivia e scarola, finocchio, lattuga(tutti i tipi), prezzemolo, rapa da mensa, ravanello, ramolaccio (prima quindicina), rucola, spinaci, valeriana, borragine, carvi-cumino, coriandolo, crescione comune, erba del cucco (silene inflata), minutina o erba stella.
Piantare bulbi di cipolla e scalogno.
Piegare le foglie delle cipolle invernali; alla fine di settembre tagliare la vegetazione degli asparagi. I funghi (Pleutorus ostreatus) si coltivano facilmente negli orti o nei giardini, distribuendo il micelio(seme) su tronchetti di legno a foglia caduca (pioppo, betulla, faggio, olmo, ecc...) e si raccolgono in autunno e primavera. (tratto da www.casaverde.tv)



….. NEL FRUTTETO

Se si prevede di creare un angolo dell’orto che preveda delle piante da frutto, questo è il momento ideale per fare le lavorazioni di preparazione del terreno, in attesa di fare il trapianto nel mese di novembre. Diserbare e dissodare la zona prescelta, apportare letame (o concimi alternativi) e fare una profonda vangatura del terreno lasciandolo “riposare” in attesa dei lavori di affinamento.
Settembre è anche il mese che offre maggiori soddisfazioni al frutticoltore perché vede finalmente avverarsi il risultato degli sforzi di un anno: si raccolgono mele, pere, pesche tardive, fichi e uva sia da tavola che per fare il vino.
Per il kiwi si devono continuare le irrigazioni e le concimazioni, oltre ai trattamenti fungicidi contro la botrite, mentre è consigliabile eseguire una ulteriore potatura verde per sfoltire la chioma.
Anche gli agrumi vanno irrigati e concimati, si eliminano i rami attaccati dal mal secco e vanno fatti i trattamenti contro la "minatrice serpentina", gli "afidi", la "cocciniglia" e la "Mosca mediterranea" utilizzando insetticidi specifici.
Si inizia la raccolta dei frutti maturi di fichi, mentre per favorire la raccolta di castagne e noci si consiglia di pulire il terreno sottostante l’albero da erbacce, rastrellare rami e foglie già cadute ed eliminare eventuali polloni.
Si devono irrigare i kaki e i melograni per favorire una corretta formazione del frutto.
Infine, nell’olivo, si devono eliminare i “succhioni”, che limitano l’accrescimento delle olive in formazione perché sottraggono loro acqua ed elementi nutritivi, oltre ad eseguire i soliti trattamenti insetticidi contro la "mosca delle olive".
A settembre si possono interrare le piantine di fragole. La posizione consigliata è in pieno sole o a mezzombra ed il terreno deve essere soffice ed organico ma senza ristagni idrici. Cresce bene anche in vasi o fioriere, purché il terreno o la torba siano sciolti e fertili. Ogni pianta ha bisogno di circa due litri di terriccio.
È importante che, come accade per le rose, non si interrino piante di fragole là dove si siano già coltivati questi frutti almeno per 3-4 anni.
Le fragole si piantano a fila semplice a 30 cm sulla fila e a 80-120 cm tra le file ad una profondità tale che il colletto delle piante si trovi poco sopra la linea del terreno.Sopra le nuove piantine va steso un telo di plastica nero, forato in corrispondenza della pianta, che serve per trattenere l'umidità e per evitare la crescita di erbe infestanti. Se non viene steso il telo, sarà necessario innaffiare con maggiore frequenza ed eliminare manualmente le erbacce.

…..E IN CASA

Piante da appartamento

Occorrerà innanzi tutto provvedere a pulire le foglie delle piante verdi dalla polvere accumulatasi magari durante le nostre vacanze. Si dovranno accorciare o eliminare completamente i rami sofferenti o sviluppati eccessivamente per la ricerca di fonti luminose, ruotare la pianta per fornire la giusta dose di luce anche alla parte che è rimasta maggiormente in ombra. E’ consigliabile utilizzare specifici concimi e rinverdenti per favorire la formazione di nuova vegetazione e intensificare il colore delle foglie. Se le piante risultano colpite da qualche malattia o infestate da insetti si devono fare applicazioni di insetticidi e fungicidi.

Le piante grasse

Vanno annaffiate con acqua piovana e concimate regolarmente con fertilizzanti specifici. In questo periodo si possono eseguire trattamenti contro i ragnetti rossi, afidi e cocciniglie ed eseguire la moltiplicazione per talea.

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07/10/2010 19:50
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La cura delle piante: cosa fare in settembre. #282
Grazie Mimmì!

Commento alcune cose:
Mimmì ha scritto:Attenzione a non tagliare troppo! Il procedimento di potatura della lavanda è descritto qui

Si posso fare molte altre talee (semilegnose) di arbusti e rampicanti in settembre:
Abutilon, Actinidia, Berberis, Bosso, Camellia, Caryopteris, Ceanothus, Choysia, Colutea, Convolvolus, Cornus, Corylopsis, Cotinus (che attecchisce molto facilmente anche con la propaggine in sabbia), Cytisus, Dipelta, Escallonia, Euonymus, Garrya, Lavanda (talee di legno maturo lunghe 15-20m cm), Lonicera, Mahonia, Mirtillo, Olearia, Osmanthus, Osmarea, Peonia arbustiva (talee di legno maturo, in questo caso gli ormoni rizogeni sono fondamentali), Parrotia (anche per questa pianta gli ormoni rizogeni sono fondamentali), Parthenocissus, Pernettia, Phlomis, Polygonum , Pyracantha, Rhus, Ribes, Rosmarino, Rubus, Sambucus, Santolina, Senecio, Skimmia , Solanum, Spiraea, Stachyurus, Stuartia (anche per questa pianta la polvere ormonica è fondamentale), Sinforina, Tamerice, Viburno, Weigelia (alcuni di questi non hanno problemi ad attecchire neppure in luglio-agosto, vedi questa lista )


Il suggerimento è valido, ma dobbiamo fare qualche distinzione; la regola generale è:
meglio dividere le perenni a fioritura primaverile e estiva in autunno, le perenni a fioritura autunnale in primavera, questo perchè dividendo la piante quando non sono in fiore, tutte le loro energie possono andare alle radici e alla crescita delle foglie.

La divisione autunnale, dovrebbe aver luogo all'inizio di settembre nelle zone più fresche e pedemontane d'Italia e da metà a fine ottobre sulla costa, almeno 4-6 settimane prima di quando solitamente gela, affinchè le piante si rinfranchino.
Mai dividere le perenni in giornate calde e assolate: attendere fino a quando è previsto un giorno nuvoloso, idealmente con diversi giorni di pioggia a seguire!


Può interessarvi questo articolo sulla semina dei ciclamini, per la quale consiglio la primavera.
Io per sicurezza conservo le sementi solo da un anno all’altro e le semino alla primavera-estate (a seconda delle condizioni necessarie di germinazione) successiva.

Mi chiedevo poi perchè i petali sfatti e rinsecchiti rimanessero così a lungo su molte erbacee (e non solo), qui trovate a tal proposito un’interessante ricerca di uno scienziato spagnolo.

Si possono seminare in settembre molte piante, ma il mio elenco differisce da quello di Mimmì, per le erbacee perenni è meglio la primavera a parer mio, l’elenco è lungo: convolvolo, corbezzolo, cotogno del giappone (chiamato più comunemente fior di pesco), clematis, cotoneaster, dafne euonimo, delphinium annuale, gelsomino, godetia, malcomia, nemophila, nigella, papaver, peonia (ricordando che solo le botaniche mantengono i caratteri inalterati da seme), pernettya, phacelia, reseda, scabiosa, viscaria elegans... tutte le annuali rustiche ad alcuni arbusti, quindi.

Per quanto riguarda il colletto per alcune piante particolarmente robuste, che spingono fuori le radici con i loro gambi (come delphinium o altea) il colletto dovrebbe essere sotto il livello del suolo perchè queste piante tendono appunto ad “uscire” troppo dal terreno con conseguenti danni da gelo in inverno, vanno semmai rincalzate.

In altri casi (come per l’elleboro) il colletto dev’essere esattamente a filo per non determinare marciume del colletto, fuori comunque subirebbe danni all’apparato radicale col gelo.

Per le rose invece il colletto deve essere sotto il livello del suolo diqualche centimetro in modo che anche il punto di innesto resti sotto la terra.
Quindi non trovo sensata la “regola” di mettere a dimora col colletto fuori in ogni caso... ogni pianta ha le sue esigenze anche in questo caso.


Per la metcalfa e i rodilegno vale quanto detto in luglio

Per gli afidi vi sono numerose cure “alternative”, che non siano i classici insetticidi, possiamo leggere a proposito qui e qui

Per il controllo della psilla è sempre valido il sapone molle oppure come prevenzione l’uso dell’argilla caolino, che forma un film protettivo sulle foglie. Si trova tra i prodotti biologici col nome proprio di “Polvere minerale fine di caolino”.
Per la processionaria propongo sempre lo SPINOSAD, ottimo anche contro la farfallina del geranio come già detto.

Ottimo come concime organico a lenta cessione per quando inizia e rinfrescare è la cornunghia.
Per arieggiare si possono usare le scarpe chiodate o le piattaforme chiodate da legare sotto i piedi che hanno la medesima funzione.

Piccola precisazione: i bulbi si possono tranquillamente mettere a dimora anche con il freddo purchè il terreno non sia gelato, fino a novembre in genere qui da me.


Le rose rampicanti non si potano quasi; non si potano rami a livello del suolo se non per ringiovanirle ogni tanto. Per la potatura estiva delle rose vedere giugno .

Contro la minatrice serpentina (Phyllocnistis citrella Staiton) degli agrumi è utile il Bacillus thuringiensis var. kurstaki, sierotipo 3a e 3b (in commercio Able) e per la Ceratitis capitata (Mosca mediterranea) ottimi risultati si ottengono sempre con caolino e spinosad, quest’ultimo è utile anche nella lotta contro la mosca delle olive.

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.

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Un quadrato di giardino
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