La cura delle piante: cosa fare in luglio.

27/09/2010 18:19
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La cura delle piante: cosa fare in luglio. #81
LAVORI DEL MESE DI LUGLIO IN GIARDINO

A Luglio gran calura, a Gennaio gran freddura
Il mese di luglio è uno dei più caldi, se non il più caldo, dell’anno ed è proprio il caldo il nemico dal quale proteggere le nostre piante e, quindi, nonostante il desiderio di riposo e frescura occorre darsi da fare… Al lavoro, dunque!!!!!!!!!!!

Irrigazione:
Annaffiare le piante tutti i giorni, meglio se di sera. In caso di elevata siccità intervenire due volte al giorno, una di mattina ed una dopo il tramonto.
Annaffiare con regolarità le piante in vaso facendo attenzione a non far mai seccare il terriccio. Usare acqua a temperatura ambiente
Raccogliere acqua piovana in un contenitore, può essere una buona idea per aiutare l’irrigazione: ricordarsi però di coprirlo assolutamente dopo la pioggia e quando non lo si usa., altrimenti potrebbe trasformarsi in un vivaio di larve di zanzare.

Pacciamatura:
per limitare la traspirazione di arbusti e di siepi, zappettare il terreno alla base delle piante ed effettuare una pacciamatura di almeno 8-10 cm di spessore con terriccio torboso, corteccia di aghifoglie o altro materiale organico. Ricoprire la zona basale degli arbusti per un raggio di 50 cm dal tronco.
La pacciamatura va rinnovata quando lo spessore si riduce a meno di 3-4 cm.
La pacciamatura oltre a migliorare la penetrazione dell’acqua nel suolo e ridurre l’evaporazione, svolge altresì una funzione diserbante limitando la germinazione dei semi delle infestanti.

Concimazione:
aggiungere del concime per piante da fiore all'acqua delle annaffiature delle annuali nelle aiole, dei gerani e di tutte le piante da fiore in giardino o sul terrazzo, almeno ogni 15-20 giorni.
Nelle località più calde sarebbe opportuno sospendere le concimazioni per permettere alle piante
di entrare in riposo e resistere meglio al caldo.

Potatura(luna calante):
Accorciare le “fruste” cioè i lunghi e robusti getti nuovi del glicine; in questo modo il vigore della piante sarà tenuto sotto controllo. Cimare il falso gelsomino per favorire l’emissione di rami laterali; se necessario, contenere lo sviluppo delle siepi di ligustro e lauroceraso spuntano gli ultimi cm di vegetazione.
Potare energicamente la lavanda al termine della fioritura per contrastare la naturale tendenza della pianta a spogliarsi nella zona inferiore.
Gli arbusti cespugliosi (Spirea, Cydonia, Magnolia Stellata ecc.) che hanno terminato il periodo di fioritura, si devono potare di un terzo della lunghezza del germoglio per preparare la pianta alla fioritura del prossimo anno.

Moltiplicazione:

per semina (luna crescente)
è possibile seminare biennali e perenni come viole del pensiero, brassiche, digitali, aquilegie, campanule, ajuga, alissum, Centranthus ruber, garofano dei poeti, helenuim, nepeta, papavero orientale, viola mammola, lobelia, phlox panicolata, ecc. Collocare la se miniera in ombra leggera.

per talea:
prelevare rametti non fioriferi di erbacee perenni e piccoli arbusti (Rosmarino,Corydopsis, Iberis, Kolkwizzia, ortensie, pelargoni, fucsie, margherite – Chrysanthemum leucanthemum – Perovskia, Caprifogli, Clematidi, ecc) e farle radicare in substrato di torba e sabbia in parti uguali.
Stella di Natale: dall’apice della pianta prelevate talee erbacee lunghe 10/15 cm e per ogni talea lasciare solamente 5/6 foglie terminali che dovranno essere tagliate a metà; lavare la parte basale con acqua tiepida e inserire ogni talea in un vasetto riempito di torba. Non mettere il vaso a contatto diretto con il sole. In quattro mesi si ha una nuova stella in casa.
Anche Coleus blumei e Dianthus barbatus possono essere propagati per talea: prelevate talee lunghe 7-8 cm., eliminate le foglie inferiori e mettetele a radicare all’ombra in vasetti colmi di sabbia e torba in parti uguali.

per propaggine:
propagare Euonymus, buddleja, cistus, leptosmermum, senecio greyi.

per margotta:
Ficus, la Bouganvillea, l'Hibiscus rosa sinensis e il limone.

per divisione:
estrarre dal terreno le piante di Aubretia e Primula e, dopo aver eliminato le parti rovinate, dividerle in sezioni provviste di radici e alcuni getti nuovi; ripiantare le nuove piantine alla stessa profondità di prima.

Tutori:
Collocare sostegni accanto ai fusti volubili di lonicera, clematis, passiflora cerulea, pisello odoroso, nasturzio e fornire di tutori rigidi le piante alte come delphinium. dalie, gigli, gladioli per evitare che il vento o eventuali temporali ne spezzino gli steli.


Messa a dimora (luna crescente):
in collina è possibile mettere a dimora Abies, Larix, Thuja, Juniperus e Chamaecyparis già allevate in vaso.
E, ovunque purché si abbia la possibilità di accudire le piante dopo il trapianto con annaffiature, frequenti spruzzature sulla chioma ed un eventuale ombreggiatura:agrumi, Ficus, lecci, magnolia, alloro, pittosporo, ecc.

Sbocciolatura:
Asportare sulle dalie i germogli secondari e i bottoni fiorali in soprannumero

Lotta alle avversità:

La Metcalfa produce delle secrezioni zuccherine e cerose che imbrattano ogni organo della pianta , su cui si instaurano delle fumaggini. Gli interventi sono da eseguirsi scalarmente (ogni 7-10 giorni) , impiegando delle piretrine naturali. Non si devono usare degli insetticidi chimici che potrebbero andare ad inquinare la melata di cui si nutrono le api.
Eseguire i trattamenti insetticidi per controllare gli attacchi di afidi, cocciniglie e di oziorrinco, mentre con i trattamenti fungicidi si combatte prevalentemente l’oidio. Per le conifere bisogna fare particolare attenzione alla “processionaria” che se si diffonde può portare ad una rapida morte della pianta. Per le altre piante si deve controllare anche la diffusione di “insetti rodilegno” che possono danneggiare la pianta scavando gallerie nei rami e nel tronco.
ROSAI
Asportare i selvatici (germogli nati sotto il punto d’innesto); effettuare la potatura verde eliminando i rami che crescono al centro del cespuglio; potare le specie non rifiorenti, intervenendo in modo leggero sulle varietà antiche; irrorare poltiglia bordolese per prevenire o curare la macchia nera.

CRISANTEMI

Se si vogliono ottenere piante fiorite durante i mesi autunnali oscurare le piante. Nel periodo compreso tra il 20 luglio e il 10 agosto coprire le piante con teli di polietilene neri dalle 8 alle dieci del mattino successivo. Così facendo si riducono le ore di luce proprio quando le piante stanno formando i bottoni florali e, dato che il crisantemo è una pianta a fotoperiodismo negativo, (per fiorire richiede giornate più brevi e poco luminose), questo espediente ne provoca la fioritura regolare alla fine di ottobre.

PEONIE
Le peonie erbacee che sono a dimora ormai da tempo richiedono in questo periodo un diradamento e in ringiovanimento. Con il passare del tempo, infatti, le piante tendono a diminuire la produzione dei fiori. Utilizzando una vanga a punta, scalzare il ceppo ed estrarlo delicatamente dal suolo. Ripulirlo da radici e parti secche e, poi, con un coltello ben affilato sezionare il ceppo in 3-4 parti. Ogni porzione deve essere dotata di radici sane e robuste. Interrare, quindi, badando che la distanza tra una porzione e l’altra sia di circa 50-70. Annaffiare per inumidire bene il terreno.

BULBOSE

Al termine della fioritura degli Hemerocallis, recidere gli steli fiorali a una decina di cm da terra.
Dividere e ripiantare i rizomi degli Iris.
E’ possibile piantare Anemone, Colchicum, Crocusa fioritura autunnale, Fritillaria imperialis, le varietà di Gladiolusa fioritura tardiva, Sternbergia lutea, ecc.
Completate la pulizia dei bulbi di tulipanoche avevate tolto dal terreno il mese passato, divideteli per qualità e colore e immagazzinateli in un locale ben aerato.

AGRUMI
Se non è stato fatto da almeno 3-4 anni, rinvasare le piante di limone utilizzando terriccio universale.

PALME
Eliminare tutte le foglie secche e quelle eventualmente malate (cocciniglia, ecc.).

TAPPETI ERBOSI

Aumentare l’altezza di sfalcio, in modo da non asportare più del 50% della lunghezza dei fili d’erba. Eliminare l’erba tagliata e irrigare per ridare vigore.
L’irrigazione deve sopperire alle mancate precipitazioni: non aspettate che l’erba ingiallisca per intervenire, ma cercate di mantenere il suolo umido bagnando abbondantemente ogni 3-4 giorni.

INFESTANTI
rimuovere costantemente le erbacce infestanti, in modo da evitare che rilascino sul terreno i semi, che causano un rapido diffondersi delle piante.

CONSIGLI VARI

Preparare il terreno per le future semine e trapianti; prevedere un sistema di ombreggiatura per i semenzai; sarchiare il suolo per arearlo e liberarlo dalle infestanti; ripulire le piante a intervalli regolari; prima di partire per le vacanze eliminare tutti i fiori, in special modo, quelli delle annuali, così che le piante, private della possibilità di maturare i semi, siano stimolate a rifiorire a settembre.
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28/09/2010 19:45
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La cura delle piante: cosa fare in luglio. #120
Mimmì ha scritto:
Innaffiare le piante o il prato di sera o di notte con i temporizzatori è usanza diffusa, ma io preferisco di no.

"Il mattino ha l'oro in bocca", per rispondere a un detto con un detto, il miglior giardiniere è quello che si sveglia poco prima dell'alba e innaffia :) :) :) oppure mette il temporizzatore su quell'ora :mrgreen: .
L'acqua nelle prime ore del mattino è quella data con milgior risultati. In questo modo l'acqua è garantita per le ore più calde della giornata: questo accadrebbe anche innaffiando di sera o di notte, con l'importante differenza che durante la notte l'umidità può portare a malattie fungine (su erba, arbusti, rose, tutto :( ).

Quoto il resto in pieno sottolinenado come le piante in vaso abbiano bisogno di più attenzione alle innaffiature, perchè poca terra asciuga prima.
Esempio di piccola cisterna per l'acqua: l'acqua piovana o di pozzo è meglio di quella del rubinetto, ottima per le orchidee

Per le zanzare basta una cisterna ermetica come quella in foto, una zanzariera appostia o bacillus turginensis.

Innaffiare poco ma bene, regola che vale per tutto anche per il prato, vedi più giù.

Importantissima la pacciamatura tanto in questa stagione per il caldo quanto per il freddo invernale riprendendo il paragone di Mimmì all’inizio.
Si possono usare anche dei ciotoli e sassi; ricordiamo che la pacciamatura è norma ancor più importante nei vasi, che come detto si asciugano prima... spesso ce ne dimentichiamo!
Io adoro l’effetto coi sassi, esempio (possono rilasciare calcare nel terreno, anche se lentamente nel tempo, teniamone conto)


Straquoto!

Va bene le cimature di Rincospermo, Ligustro e Lauroceraso (solo interventi minimi) proprio per amor di pulizia e la potatura della lavanda che anch’io amo fare come per il rosmarino dopo la fioritura, ma potare Spirea, Fior di pesco (chaenomeles o cotogno del Giappone) e magnolia stellata adesso, non direi.
Spirea thunbergii e

Sprea per arguta

fioriscono sui rami dell’anno precedente (rami vecchi) quindi che fiori avrò se poto ora? Posso rinnovare in MAGGIO immediatamente dopo la fioritura eliminando alla base qualche ramo molto vecchio e potando le cime dei giovani per ramificare e avere quindi più fiori (penso che lo scopo delle piante da fiore sia fiorire, no? :mrgreen: )

Spirea japonica e

Spirea x bumalda

fioriscono invece sui rami nuovi dell’anno nuovo, quindi vanno potati nello stesso periodo delle rose (FINE FEBBRAIO) quasi a livello del terreno.

Magnolia stellata è molto lenta, non poterei affatto se non quando ha raggiunto una dimensione decente, potare i rami giovani per farli ramificare immediatamente dopo la fioritura (fiorisce sulle cime nuove dell’anno precedente).

Chaenomeles (Fior di pesco o cydonia) non lo poto affatto, si può togliere ogni tanto del vecchio per rinnovare la vegetazione.

Quoto in parte e faccio delle precisazioni:
taleare anche i rampicanti che hanno finito di fiorire come gelsomino, caprifoglio, passiflora, clematis...un po’ tutti insomma, luglio è il mese delle talee di rampicanti, purchè non portino fiori che affaticherebbero la talea, non avremmo successo.
Taleare anche i caryopteris in sabbia la percentuale di attecchimento è molto alta.
Se vi interessa delle talee estive potete leggere qui

In più non moltiplico niente PER DIVISIONE: MEGLIO L’AUTUNNO O LA PRIMAVERA! Per il motivo della siccità e del caldo...

Io d’estate non metteri a dimora niente per il clima caldo, appunto. Aspettiamo l’autunno che è il periodo migliore!

Riguardo la metcalfa, nell’opuscolo della regione Lombardia dicono” Per quanto riguarda il controllo a livello territoriale il trattamento chimico è sconsigliato, per le ripercussioni sul-
l’ambiente e sull’attività apistica (io preciso anche il piretro risulta tossico per gli insetti utili come le api!)
Utili risultano irrorazioni - lavaggi con bagnanti o sali di potassio, registrati per l’uso in agricoltura, effettuati per abbattere le forme giovanili e sciogliere la melata.” Cioè l’utilizzo del sapone molle ecco l’etichetta:

il sapone molle è essenzialmente una miscela del sale di potassio di acidi grassi di varia natura, tra i quali l'acido oleico e linoleico. Però anche quello sebbene meno tossico del piretro è tossico per le api.
Io consiglio l’olio di neem innocuo per tutti lgi insetti, utili e dannosi, in quanto svolge un’azione repellente (in particolare nei confronti dei fitofagi come la Mitcalfa.
Per gli afidi (che comunque in buone condizioni di coltura non si presentano in numero massivo da destare preoccupazione) io consiglio la Quassia: risulta attiva contro afidi, cocciniglie, tisanotteri, trentrenidi e oplocampe.
Meno tossico del piretro, la quassia risulta del tutto priva di effetti nocivi sull'uomo, gli amimali domestici, le api e le coccinelle.
Per la processionaria la Regione Veneto, consiglia ”A fine estate (fine agosto – inizi settembre) intervenire con trattamenti alla chioma con un insetticida biologico a base di Bacillus thuringiensis. Dosi di 100- 150 gr. di prodotto diluiti in 100 litri d’acqua forniscono ottimi risultati nei confronti delle larve di prima e seconda età. Trattamento da ripetere con dosi superiori (fino a 300- 350 g/hl) contro le larve più grosse che eventualmente sono sfuggite al primo trattamento” non potrei essere più d’accordo, il Bacillus Turginensis è attivo contro gli insetti allo stadio larvale!
C’è anche scritto: “Alcuni uccelli (cince, upupa, cuculo) contribuiscono al controllo della processionaria e vanno protetti.” fabbrichiamo dei nidi per questi uccelli e mangiatoie per attirarli.
I rodilegno sono tremendi, la lotta più efficace si realizza tramite trappole a ferormoni che attirano i maschi.

Vale quanto ho già detto in giugno ( qui ) per le rose; aggiungo che le rose antiche non si potano per nulla.
La migliore prevenzione della macchia nera è la rimozione delle foglie al suolo: durante le operazioni di potatura e concimazione primaverili, vanno asportate le foglie cadute sulle quali il fungo si conserva durante l'inverno, rinnovare anche la pacciamatura.
La malattia è favorita dalla bagnatura delle foglie (pioggia, nebbia, irrigazione sopra chioma), quindi è meglio evitarla.
Aggiungere in associazione alla potiglia bordolese lo zolfo bagnabile (il primo non è tossico per le api il secondo leggermente, quindi diamolo alla sera quando è assente ogni attività).

No, per le peonie la divisione e moltiplicazione si effettua in autunno!

La divisione dei rizomi degli iris si effettua subito dopo la fioritura (maggio) oppure a settembre, non il luglio!

Per quanto riguarda il prato: ERBA PIU’ ALTA VUOL DIRE RADICI PIU’ PROFONDE!
Avrà quindi bisogno di meno acqua!

Poi non frequenti annaffiature profonde sono meglio di frequenti annaffiature rapide perché permettono alle radici di andare in profondità a cercare l'acqua. Se innaffio troppo spesso le radici rimarranno vicino alla superficie e in un periodo così caldo si asciugano troppo rapidamente, il che si traduce in erba marrone.

Se si ha poco tempo per rimuovere le erbacce anche solo toglierne i fiori potando con una cesoia nè diminuirà l’espansione.


Ottimo rimuovere sempre i fiori sfioriti che affaticherebbero le piante a produrre semi...

Grazie Mimmì.

A tutti al prossimo mese :mazzo:

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.

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