E' ora di lavorare-preparare terreno drenato per orto e giardino-come drenare un terreno

Ciao a tutti!
Sto imparando molto sulle piante, e sto ampliando i miei orizzonti cercando di coltivare piante che si adattano alla temperatura climatica, ma avrebbero qualche problema (o più di qualche) a causa del terreno argilloso tipico delle mie zone.
Terreno che diventa molto compatto se non ben ammendato o troppo pestato, letteralmente poltiglia in inverno.Il problema è l'inverno, perché questo tipo di terreno è molto permeabile e rimane bagnato a lungo. Se poi c'è un avvallamento e il terreno non è in perfetta pendenza, si formano pozzanghere che restano per giorni. Troppo bagnato quindi questo terreno fa marcire letteralmente le radici, le soffoca.
In estate (o comunque con la bella stagione) non ho grandi problemi. Si tratta di un terreno ricco, vi sono molti lombrichi, quindi mi sono resa conto che il problema è solo il defluire dell'acqua proprio nei primi strati del terreno: 20 cm circa; la zona più vicino al colletto delle erbacee (inoltre non dimentichiamo che sono le radici fini, ad assorbire gli elementi nutritivi e a soffrire per il ristagno idrico ).
Questo argilloso è un tipo di terreno difficile dunque; un altro tipo di terreno problematico è un terreno molto sabbioso o ghiaioso, povero di nutrienti; l'acqua e le sostanze nutritive scivolano via in un attimo. Questo terreno è si drenato, ma un po' troppo.

In entrambi i casi bisogna aggiungere ammendanti organici che rendano il terreno più poroso; per il terreno argilloso affinché diventi più areato, poroso, e più profondo (l'apparato radicale rimane superficiale in un terreno così duro, predisponendo le piante a crescita ridotta, bassa vigoria, e rendendole poco tolleranti allo stress); per il terreno sabbioso affinché diventi permeabile e nutrito.
A questo scopo sono utili: torba, corteccia, letame, compost.
Per il terreno argilloso sarà utile aggiungere anche sabbia grossolana (non fine insieme ad argilla!) e pomice .

Molte piante resisterebbero benissimo se all'asciutto in inverno anche a temperature abbastanza basse, sui -10°C, in genere la norma qui da noi.
Come Salvia guaranitica, Salvia chamaedryoides, Salvia leucantha e Salvia greggii... e altre salvie a cui mi sono appassionata ultimamente.

Salvia greggii (e artemisia) in bordo misto:

gardenerofgoodandevil.blogspot.com

Buona norma è comunque una pacciamatura, cioè una copertura spessa di foglie a salvarne il colletto in inverno, con corteccia (corteccia che al contrario di quanto sembra a una prima osservazione, ha scarsa ritenzione idrica); magari anche un telo di plastica da rimuovere a fine inverno, tra due strati di corteccia. Anche se perdono la parte aerea da lì ripartiranno la primavera successiva. Salvia guaranitica forma robuste radici tuberose, carnose appunto, che amano stare all'asciutto:

Foto www.thegardenbuzz.com

Stesso dicasi per Canna indica, che infatti non bagno tutt'inverno, e completamente all'aperto, ma coperta da uno strato di plastica, quindi mai bagnata, ha resistito all'inverno del 2011 quando ha fatto -18° per 10 giorni di fila 6 ore a notte (di giorno saliva a -8°C) :-O .

In commercio si trova la corteccia di pino; va benissimo anche triturare rami (purchè non siano di piante malate), usare foglie di piante varie (compreso platano)...l'aggiunta di un sacco di foglie o aghi di pino o corteccia di pino per il suolo per diversi anni non ha alcun effetto significativo sul pH del terreno, confermo.
E' invece appunto un ammendante organico che degradandosi nel suolo andrà ad arricchirlo (in particolare di azoto). Più sono sminuzzate più decadranno velocemente.
In più sono 'vive', materiale organico che come tale mantiene il suolo più caldo (utile quindi in inverno ).
Se alcune foglie hanno effettivamente controindicazioni?... beh, mi viene in mente solo il noce che contiene juglone, che inibisce la crescita di alcune piante (il che può essere una cosa buona contro le plantule o i semi di infestanti, però...)...

Anche con le foglie di castagno potrebbero spuntare piantine di castagno!
Con le foglie dei kaki non saprei perche sono coriacee, ma sotto agli alberi di kaki da me non spuntano infestanti. Non vorrei che avessero lo stesso effetto di quelle del noce.

Le migliori foglie per pacciamare e fare terriccio sono quelle di faggio, ma qua in Sicilia teoricamente è vietato raccoglierle.

Invece per quanto riguarda il terreno drenato ho imparato a piantare le piante più esigenti sui bordi del mio terreno argilloso fatto a gradoni.

Beh, il tiglio si risemina pure lui parecchio, non vorrei che ti ritrovi con 849484890 tiglietti in giro
Diverso discorso se lo usi da ammendante. Se mischi le foglie al terreno, i semi eventuali andranno sotto (per lo più )o se le composti, se il compost si scalda per bene, allora non germineranno...

Ottimo; pure io le uso perchè ce le ho; non mischiarci nocciole sennò pure quelle...'nocciolano'...