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"L'orto di un perdigiorno" (ed. TEA) giardino=pace
Autore della discussione
Ecco un altro libro imperdibile: L'orto di un perdigiorno (confessioni di un apprendista ortolano) scritto da Pia Pera, edizioni Ponte alle grazie.
L'autrice vive in un podere nella campagna della Lucchesia ed in questo simpaticissimo e utilissimo libretto, racconta le sue esperienze di apprendista coltivatrice appunto; fa delle considerazioni molto interessanti sul modo di intentedere l'orto ed il giardino che personalmente condivido molto.
ciao
L'autrice vive in un podere nella campagna della Lucchesia ed in questo simpaticissimo e utilissimo libretto, racconta le sue esperienze di apprendista coltivatrice appunto; fa delle considerazioni molto interessanti sul modo di intentedere l'orto ed il giardino che personalmente condivido molto.
ciao
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- anemonenemorosa
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Mi piace Pia Pera! Sono carine le sue rubriche sula rivista Gardenia...
Ecco una frase dell'autrice:
"Ho sempre sentito l'attrazione della terra, delle piante, della vita dei campi. Dalla terra ho tratto molta forza e gioia. Quando si hanno fuori ad attenderci, un orto o un giardino, non si vorrebbe fare altro. E' la beatitudine. La pace".
Per me è lo stesso: sto fuori e le ore passano che non me ne accorgo, lavoro anche sotto la pioggia o con la luce fiebile del crepuscolo, non ci sono più nè rumori interiori nè esteriori che mi turbano, quello che colgo nel mio giardino sono solo il rumore degli alberi e dei loro abitanti, il brillare dei fiori con l'allegria loro ospiti, l'odore della terra.
Potessimo tutti "perdere il giorno" beati così!!!
Quando ero in vacanza senza giardino ero in crisi di astinenza
Malissimo!
La copertina (ora "L'orto di un perdigiorno" si trova facilmente in tutte le librerie già da un po' in quanto riedito da TEA):
Ecco una frase dell'autrice:
"Ho sempre sentito l'attrazione della terra, delle piante, della vita dei campi. Dalla terra ho tratto molta forza e gioia. Quando si hanno fuori ad attenderci, un orto o un giardino, non si vorrebbe fare altro. E' la beatitudine. La pace".
Per me è lo stesso: sto fuori e le ore passano che non me ne accorgo, lavoro anche sotto la pioggia o con la luce fiebile del crepuscolo, non ci sono più nè rumori interiori nè esteriori che mi turbano, quello che colgo nel mio giardino sono solo il rumore degli alberi e dei loro abitanti, il brillare dei fiori con l'allegria loro ospiti, l'odore della terra.
Potessimo tutti "perdere il giorno" beati così!!!
Quando ero in vacanza senza giardino ero in crisi di astinenza
Malissimo!
La copertina (ora "L'orto di un perdigiorno" si trova facilmente in tutte le librerie già da un po' in quanto riedito da TEA):
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