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Aristolochia gigantea: esperienze di taleaggio
14/01/2012 17:15
Autore della discussione
L'anno scorso in aprile ho ricevuto un graditissimo omaggio: l'Aristolochia gigantea che vedete nel mio avatar. Dopo massimo un mese iniziai a provare delle riproduzioni per talea. Il semplice porre dei segmenti di diverse dimensioni in acqua non sortiva altro effetto che farli seccare in breve tempo.
Uno (sì, uno solo) provai a deporlo in un bicchierino da caffè forato sul fondo e colmo di agriperlite, dopo un preliminare trattamento con ormone IBA. A parte ciò, non ho assicurato alla talea alcuna condizione ambientale particolare. Non l'ho posta, come faccio solitamente, in ambiente a temperatura e umidità costanti: l'ho semplicemente lasciata in un luogo illuminato dell'appartamento.
La talea sembrava sana. La cosa che non avevo mai osservato prima con talee di altre piante è che dopo parecchi mesi (diciamo a metà novembre) aveva perso solo una foglia, il resto rimanendo verde e vigoroso, e non aveva ancora emesso radici. A dirla tutta, non ve n'era proprio traccia.
Riposizionata nell'agriperlite, trascorso un altro mese e mezzo circa, mi sono accorto che la talea aveva sviluppato un bell'apparato radicale. La foto della barbatella in alto è stata scattata ieri. Di seguito, un particolare delle radici:
Adesso la neo pianta (si spera) è stata messa a dimora in un vasetto da 10 cm. Se coninuerà a vivere (il travaso è sempre traumatico) tra una decina di giorni ve la mostrerò.
Qualcuno ha esperienza di taleaggio di Aristolochia?
Aristolochia gigantea: esperienze di taleaggio #13473
L'anno scorso in aprile ho ricevuto un graditissimo omaggio: l'Aristolochia gigantea che vedete nel mio avatar. Dopo massimo un mese iniziai a provare delle riproduzioni per talea. Il semplice porre dei segmenti di diverse dimensioni in acqua non sortiva altro effetto che farli seccare in breve tempo.
Uno (sì, uno solo) provai a deporlo in un bicchierino da caffè forato sul fondo e colmo di agriperlite, dopo un preliminare trattamento con ormone IBA. A parte ciò, non ho assicurato alla talea alcuna condizione ambientale particolare. Non l'ho posta, come faccio solitamente, in ambiente a temperatura e umidità costanti: l'ho semplicemente lasciata in un luogo illuminato dell'appartamento.
La talea sembrava sana. La cosa che non avevo mai osservato prima con talee di altre piante è che dopo parecchi mesi (diciamo a metà novembre) aveva perso solo una foglia, il resto rimanendo verde e vigoroso, e non aveva ancora emesso radici. A dirla tutta, non ve n'era proprio traccia.
Riposizionata nell'agriperlite, trascorso un altro mese e mezzo circa, mi sono accorto che la talea aveva sviluppato un bell'apparato radicale. La foto della barbatella in alto è stata scattata ieri. Di seguito, un particolare delle radici:
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Adesso la neo pianta (si spera) è stata messa a dimora in un vasetto da 10 cm. Se coninuerà a vivere (il travaso è sempre traumatico) tra una decina di giorni ve la mostrerò.
Qualcuno ha esperienza di taleaggio di Aristolochia?
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14/01/2012 17:44
Aristolochia gigantea: esperienze di taleaggio #13478
Bravissimo Vincenzo!
io ho taleato l' Aristolochia gigantea con quasi il 100% di successo in terriccio + agriperlite.... ora le talee sono già alte un metro e sono pronte per fiorire
se qualcuno ne vuole a primavera sono disposto a regalarle
io ho taleato l' Aristolochia gigantea con quasi il 100% di successo in terriccio + agriperlite.... ora le talee sono già alte un metro e sono pronte per fiorire
se qualcuno ne vuole a primavera sono disposto a regalarle
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26/01/2012 09:48
Aristolochia gigantea: esperienze di taleaggio #13949
Come sta ora la taleuzza? è cresciuta? Ci fai una fotina?
Caspita Marco che successo!! ma in quanto tempo sono diventate così alte?
Domanda per entrambi ( Vincenzo e Marco ) : pensate quindi (basandovi sulle vostre esperienze anche precedenti a questa) che l'agriperlite rispetto al semplice terriccio possa facilitare la radicazione? questo puo' valere per tutte le piante in generale o solo per alcune?
Ringraziano per il messaggio toncan56
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27/01/2012 08:28
Autore della discussione
Aristolochia gigantea: esperienze di taleaggio #13985
Mmm... non so se ho voglia... va be', dai, ecco la foto
Come vedi (vedete) non è cambiata, ma sembra stare bene. In realtà non s'è sviluppata ulteriormente da quando l'ho tagliata e messa a radicare. Insomma, speriamo che con la primavera le venga voglia di crescere un po'.
Secondo me, vale in generale. Una delle condizioni, infatti, perché la talea radichi è la buona aerazione della base. Un substrato sciolto, quindi, è sempre da preferirsi. Se poi si utilizza esclusivamente un inerte, meglio ancora. Perché l'agriperlite tra tutti gli inerti? Non si compatta come altri ( qui un esempio particolare, ma ce ne sono altri). Ciò implica che quando si toglie la barbatella dall'agriperlite, questa tutt'al più rimane un po' appoggiata alle radici: basta mettere a dimora la barbatella e l'agriperlite in eccesso farà semplicemente da drenante (aggiuntivo) per niente fastidioso. Inoltre è leggera. Sempre durante l'operazione di estrazione della barbatella, si riduce al minimo la probabilità di rompere qualche radice. Ad ogni modo è un inerte usato da molti vivaisti nelle riproduzioni per talea, ma ne parleremo altrove.
Come vedi (vedete) non è cambiata, ma sembra stare bene. In realtà non s'è sviluppata ulteriormente da quando l'ho tagliata e messa a radicare. Insomma, speriamo che con la primavera le venga voglia di crescere un po'.
Secondo me, vale in generale. Una delle condizioni, infatti, perché la talea radichi è la buona aerazione della base. Un substrato sciolto, quindi, è sempre da preferirsi. Se poi si utilizza esclusivamente un inerte, meglio ancora. Perché l'agriperlite tra tutti gli inerti? Non si compatta come altri ( qui un esempio particolare, ma ce ne sono altri). Ciò implica che quando si toglie la barbatella dall'agriperlite, questa tutt'al più rimane un po' appoggiata alle radici: basta mettere a dimora la barbatella e l'agriperlite in eccesso farà semplicemente da drenante (aggiuntivo) per niente fastidioso. Inoltre è leggera. Sempre durante l'operazione di estrazione della barbatella, si riduce al minimo la probabilità di rompere qualche radice. Ad ogni modo è un inerte usato da molti vivaisti nelle riproduzioni per talea, ma ne parleremo altrove.
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29/01/2012 17:34
Aristolochia gigantea: esperienze di taleaggio #14080
Io ne ho messa a radicare una a settembre. Proprio come hai detto tu, dopo mesi in cui la tiravo su ed era ancora priva di radici, ora ha iniziato ad emettere un nuovo germoglio, e sembra ancorata al fondo del vaso. Ho utilizzato terriccio universale ed agriperlite in egual misura, il primo mese è stata fuori in un posto riparato dalle intemperie, poi ho ritirato il contenitore (dove avevo messo anche passiflore) per metterlo nella grow box.
La pianta adulta che ho in serra fredda (dono della fantastica Martina , sta crescendo e si arrampica ai supporti della serretta, tanto che devo "slegarla" ogni tanto
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www.facebook.com/groups/578361095518331/?fref=ts
Vendita on-line: passiflora.oneminutesite.it/
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08/02/2012 12:20
Autore della discussione
Aristolochia gigantea: esperienze di taleaggio #14370
Tieni l'Aristolochia in serra fredda? Quanto... "fredda"?
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09/02/2012 08:07
Aristolochia gigantea: esperienze di taleaggio #14395
Ho quasi paura a dirlo Vince. E' quasi una settimana che non ci guardo dentro....incrociamo le dita e poi ti dico quanto...fredda
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