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come fare la buca per mettere a dimora una nuova pianta
10/02/2011 10:34
Autore della discussione
come fare la buca per mettere a dimora una nuova pianta #1341
Quando si pone a dimora una nuova pianta penso che non sia necessario preoccuparsi troppo di migliorare il substrato (fermo restando che incorporare, e dico incorporare, ovvero miscelare, una bella dose di sostanza organica all'impianto non ha mai fatto male a nessuno), a meno che non ci si trovi di fronte ad una specie con esigenze molto particolari, ma in questo caso bisogna chiedersi se è proprio necessario cimentarsi nella sua coltivazione in un luogo inadatto......
Il metodo suggerito da anemonenemorosa in un'altra discussione sulle ortensie "fai una bella grande buca e sostituisci la terra con torba scura, leca per il drenaggio e letame" secondo me è da evitare, non solo per le ortensie ma per tutte le piante poichè così facendo si realizza un grosso vaso dentro il quale la pianta "fa quel che può" oltre a rischiare di non prosperare affatto perchè non riesce ad allungare le radici oltre le pareti del "vaso".
Inoltre con della leca sul fondo della buca si rischia di avere un drenaggio, ed una siccità, eccessiva .... ed infine parliamo male della torba, materiale che ai vari pregi unisce il pessimo difetto di essere molto igrofobo quando asciutto, quindi una pianta inserita in una buca piena di torba realizzata in un terreno argilloso ha moltissime probabilità di morire di sete ai primi caldi.
Torno a quanto detto sopra: se vogliamo aggiungere sostanza organica o materiali drenanti (ma non leca, piuttosto ghiaia grossolana, lapillo vulcanico, laterizio macinato) incorporiamolo con una vangatura la più profonda possibile, incorporiamo e misceliamo, ma non facciamo buche svuotate e nuovamente riempite.
Una volta preparato in questo modo il terreno possiamo fare il buco e porre a dimora la creatura....ovviamente il metodo di cui sopra è adatto solo per piante dotate di zolle non troppo grosse, quindi erbacee o piccoli arbusti.
Se dobbiamo piantare alberi o arbusti + grossi, per cui occorre fare un buca di dimensioni maggiori, il che rende poco praticabile una vangatura, allora è buona norma incorporare, miscelare sostanza organica sul fondo della buca e magari anche insieme alla terra di campo utilizzata poi per il riempimento finale dello scavo.
Non so se sono stato abbastanza chiaro, anemone nemorosa mi ha chiesto di aprire questa discussione, spero che possa essere utile a tutti.
Il concetto di base è che nel terreno non devono esistere degli strati separati di materiale, bensì dei gradienti continui tra le varie parti che compongono il suolo in modo che le radici non debbano trovarsi ad affrontare dei "muri"
Il metodo suggerito da anemonenemorosa in un'altra discussione sulle ortensie "fai una bella grande buca e sostituisci la terra con torba scura, leca per il drenaggio e letame" secondo me è da evitare, non solo per le ortensie ma per tutte le piante poichè così facendo si realizza un grosso vaso dentro il quale la pianta "fa quel che può" oltre a rischiare di non prosperare affatto perchè non riesce ad allungare le radici oltre le pareti del "vaso".
Inoltre con della leca sul fondo della buca si rischia di avere un drenaggio, ed una siccità, eccessiva .... ed infine parliamo male della torba, materiale che ai vari pregi unisce il pessimo difetto di essere molto igrofobo quando asciutto, quindi una pianta inserita in una buca piena di torba realizzata in un terreno argilloso ha moltissime probabilità di morire di sete ai primi caldi.
Torno a quanto detto sopra: se vogliamo aggiungere sostanza organica o materiali drenanti (ma non leca, piuttosto ghiaia grossolana, lapillo vulcanico, laterizio macinato) incorporiamolo con una vangatura la più profonda possibile, incorporiamo e misceliamo, ma non facciamo buche svuotate e nuovamente riempite.
Una volta preparato in questo modo il terreno possiamo fare il buco e porre a dimora la creatura....ovviamente il metodo di cui sopra è adatto solo per piante dotate di zolle non troppo grosse, quindi erbacee o piccoli arbusti.
Se dobbiamo piantare alberi o arbusti + grossi, per cui occorre fare un buca di dimensioni maggiori, il che rende poco praticabile una vangatura, allora è buona norma incorporare, miscelare sostanza organica sul fondo della buca e magari anche insieme alla terra di campo utilizzata poi per il riempimento finale dello scavo.
Non so se sono stato abbastanza chiaro, anemone nemorosa mi ha chiesto di aprire questa discussione, spero che possa essere utile a tutti.
Il concetto di base è che nel terreno non devono esistere degli strati separati di materiale, bensì dei gradienti continui tra le varie parti che compongono il suolo in modo che le radici non debbano trovarsi ad affrontare dei "muri"
Ringraziano per il messaggio marco.bremen
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28/02/2011 10:55
- anemonenemorosa
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come fare la buca per mettere a dimora una nuova pianta #1463
Ciao mex, grazie per la disponibiltà e l'interessantissimo spunto di discussione!
Ho 2 domande, + o -
mex ha scritto:
1) sostituire la terra in caso di piante di cui temiamo l'attecchimento (si parlava delle ortensie macrophylla che in terreni poco drenati, argillosi, possono essere soggette a marciume radicale, che d'altra parte però necessitano di umidità a lento rilascio e quindi di un substrato riccco di materia organica, oltre che di terreno acido: la torba -è un terreno acido, organico che è composto oltre il 70% di sostanze organiche, che assorbe acqua e la rilascia unformemente- e letame) non darà alle radici un terreno più morbido e leggero in cui diffondersi ed attecchire? d'altra parte il terreno non è inerte e quando le radici si sarranno espanse, gli animaletti che abitano il suolo (oltre ai lombrichi numerosi insetti acari, collemboli, ragni, pseudoscorpioni, vermi, larve di insetti, millepiedi... ) non avranno provveduto già loro a rompere le pareti del ''vaso''?
2)io suggerivo la leca perchè è inerte, e soprattuto perchè costa poco ed è facilmente reperibile, perchè tu la escludi? nb. che non l'ho proprio specificato mai io intendevo il tutto (leca, letame, torba) miscelato insieme, leca miscelata al tutto per impedire il compattamento e favorire l'arieggiamento...
Sulla torba sono d'accordo, la torba asciutta può diventare idrorepellente, ma con il giusto apporto di letame e leca in modo che non si aggreghi, e pacciamatura, e l'appropriata gestione delle innaffiature di gloria nel caso specifico dell'ortensia , ma di tutti noi giardinieri, non è altamente morbida e produttiva per l'attecchimento e la diffusione delle radici?
Che ne dici mex? Voi tutti? Non fate i timidi l'argomento è molto interessante...fate le vostre domande
Ho 2 domande, + o -
mex ha scritto:
1) sostituire la terra in caso di piante di cui temiamo l'attecchimento (si parlava delle ortensie macrophylla che in terreni poco drenati, argillosi, possono essere soggette a marciume radicale, che d'altra parte però necessitano di umidità a lento rilascio e quindi di un substrato riccco di materia organica, oltre che di terreno acido: la torba -è un terreno acido, organico che è composto oltre il 70% di sostanze organiche, che assorbe acqua e la rilascia unformemente- e letame) non darà alle radici un terreno più morbido e leggero in cui diffondersi ed attecchire? d'altra parte il terreno non è inerte e quando le radici si sarranno espanse, gli animaletti che abitano il suolo (oltre ai lombrichi numerosi insetti acari, collemboli, ragni, pseudoscorpioni, vermi, larve di insetti, millepiedi... ) non avranno provveduto già loro a rompere le pareti del ''vaso''?
2)io suggerivo la leca perchè è inerte, e soprattuto perchè costa poco ed è facilmente reperibile, perchè tu la escludi? nb. che non l'ho proprio specificato mai io intendevo il tutto (leca, letame, torba) miscelato insieme, leca miscelata al tutto per impedire il compattamento e favorire l'arieggiamento...
Sulla torba sono d'accordo, la torba asciutta può diventare idrorepellente, ma con il giusto apporto di letame e leca in modo che non si aggreghi, e pacciamatura, e l'appropriata gestione delle innaffiature di gloria nel caso specifico dell'ortensia , ma di tutti noi giardinieri, non è altamente morbida e produttiva per l'attecchimento e la diffusione delle radici?
Che ne dici mex? Voi tutti? Non fate i timidi l'argomento è molto interessante...fate le vostre domande
Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
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01/03/2011 10:47
Autore della discussione
come fare la buca per mettere a dimora una nuova pianta #1465
il concetto di base è che per avere successo nella coltivazione di una pianta occorre sistemare la specie giusta nel luogo giusto, le rose al sole e le ortensie all'ombra, tanto per fare un esempio (anche se spesso si vede l'opposto )
detto questo, se proprio ci si vuole incaponire a coltivare azalee in terreni argillosi, calcarei ed asciutti occorrerà procedere innanzitutto a migliorare il terreno incorporandovi i giusti materiali, giustappunto torba acida, stallatico o compost, etc
ripeto incorporare, ovvero miscelare, non fare un buco e sostituire integralmente il suolo,e su questo, cara anemone, ti sei già risposta da sola
quanto alla leca io la sconsiglio perchè non è igroscopica, quindi non serve a migliorare la capacità di ritenzione idrica del suolo, e, nel lungo periodo, tende a sfarinare diventando finissima e perdendo quindi la sua capacità drenante; inoltre ha un aspetto estremamente artificiale che ritengo molto fastidioso alla vista in un giardino, ma forse sono eccessivamente snob
piuttosto che la leca meglio il lapillo, che oramai si trova abbastanza facilmente in commercio, e che ha il vantaggio di avere un aspetto naturale, di non deteriorarsi nel tempo e di assorbire e rilasciare lentamente acqua
anche il laterizio macinato ha queste caratteristiche ma non si trova facilmente, anche perchè occorre laterizio non ancora lavorato, che non abbia traccia di calce e cemento...insomma se qualcuno abita vicino ad una fornace di mattoni o simili può andare a rifornirsi sul mucchione degli scarti, altrimenti.....lapillo!!!
detto questo, se proprio ci si vuole incaponire a coltivare azalee in terreni argillosi, calcarei ed asciutti occorrerà procedere innanzitutto a migliorare il terreno incorporandovi i giusti materiali, giustappunto torba acida, stallatico o compost, etc
ripeto incorporare, ovvero miscelare, non fare un buco e sostituire integralmente il suolo,e su questo, cara anemone, ti sei già risposta da sola
quanto alla leca io la sconsiglio perchè non è igroscopica, quindi non serve a migliorare la capacità di ritenzione idrica del suolo, e, nel lungo periodo, tende a sfarinare diventando finissima e perdendo quindi la sua capacità drenante; inoltre ha un aspetto estremamente artificiale che ritengo molto fastidioso alla vista in un giardino, ma forse sono eccessivamente snob
piuttosto che la leca meglio il lapillo, che oramai si trova abbastanza facilmente in commercio, e che ha il vantaggio di avere un aspetto naturale, di non deteriorarsi nel tempo e di assorbire e rilasciare lentamente acqua
anche il laterizio macinato ha queste caratteristiche ma non si trova facilmente, anche perchè occorre laterizio non ancora lavorato, che non abbia traccia di calce e cemento...insomma se qualcuno abita vicino ad una fornace di mattoni o simili può andare a rifornirsi sul mucchione degli scarti, altrimenti.....lapillo!!!
Ringraziano per il messaggio marco.bremen
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04/09/2012 09:05
come fare la buca per mettere a dimora una nuova pianta #20609
anche questo è un bell'argomento di discussione che si può agganciare all'argomento terriccio che ponevo prima
qua
. anche se mi riferivo ai rinvasi lo stesso si può dire delle piantagioni in piena terra che è quasi come se fosse un grosso vaso!
Il fatto è che in alcune regioni o località la terra è già buona e si può piantare tranquillamente riempiendo di nuovo la buca con la stessa terra.
In altre zone come da me non manca il pietrame da mettere sul fondo, ma la terra è molto povera e argillosa e da sola non garantisce il giusto apporto di nutrienti e per di più per molte piante risulta asfittica in inverno e come il cemento in estate.
Allora io direi e in ciò quoto quello che dice mex, di fare buche larghissime e di miscelare il terreno del posto con altri componenti come torba e terricci più umiferi e letame in modo da garantire per i primi anni alle piante un apporto di terriccio e di sostanza organica per lo sviluppo iniziale e armonico delle giovani piante.
Poi negli anni si procede aggiungendo paglia, fertilizzanti e sostanza organica per migliorare sempre di più la struttura e la tessitura del terreno e continuare a dare nutrienti attorno alle piante ormai affermate.
Il fatto è che in alcune regioni o località la terra è già buona e si può piantare tranquillamente riempiendo di nuovo la buca con la stessa terra.
In altre zone come da me non manca il pietrame da mettere sul fondo, ma la terra è molto povera e argillosa e da sola non garantisce il giusto apporto di nutrienti e per di più per molte piante risulta asfittica in inverno e come il cemento in estate.
Allora io direi e in ciò quoto quello che dice mex, di fare buche larghissime e di miscelare il terreno del posto con altri componenti come torba e terricci più umiferi e letame in modo da garantire per i primi anni alle piante un apporto di terriccio e di sostanza organica per lo sviluppo iniziale e armonico delle giovani piante.
Poi negli anni si procede aggiungendo paglia, fertilizzanti e sostanza organica per migliorare sempre di più la struttura e la tessitura del terreno e continuare a dare nutrienti attorno alle piante ormai affermate.
E di queste incredibili giornate vai componendo la tua stagione
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