Orto con telo di pacciamatura a Fontanigorda

ciao
ritorno in argomento telo di pacciamatura perchè ho fatto qualche foto che vorrei mostrarvi.
Riguardano il piccolo orto che coltivo a margine del giardino della mia casa di Fontanigorda (appennino ligure, 850 m. slm)
Data l'altezza tutto lì è in ritardo, anche le lavorazioni del terreno, anche se quest'anno ho ritardato più del solito perchè avevo altro da fare, di più urgente a Genova, dove abito.
L'orto è rimasto tutto l'anno coperto dal telo di pacciamatura, con residui di piante della coltivazione dell'anno scorso. Il telo era già stato usato da almeno due anni ma si presentava ancora in condizioni accettabili per essere usato ancora quest'anno, quindi è stato tolto con delicatezza spostandolo a lato.



levato il telo, le prode di coltivazione si presentavano ancora accentuate rispetto al livello di calpestio ed erano friabili ed in tempera,(e piene di lombrichi)quindi suscettibili di essere lavorate in modo leggero, smuovendo solo il terreno con la forca , per interrare un pò di stallatico e di granulare tricomponente, senza rivoltare il terreno, nè effettuare lavorazioni profonde.










Rimessi a posto il tubo di irrigazione ed il telo, l'orto si presentava esattamente come l'avevo trovato, con la differenza che era ora pronto ad accogliere le nuove colture che stanno crescendo nei vasetti e porterò su la prossima volta.

Se non ci fosse stato il telo, tra estate ed inverno, il terreno sarebbe stato compattato e dilavato da pioggia e neve ed avrebbe avuto bisogno di essere falciato e rivoltato, mentre così me la sono cavata strappando a mano due erbacce (di numero) ed interrando un pò di concime con il movimento avanti/indietro e circolare della forca sul terreno, senza bisogno di rivoltarlo sottosopra.

Ciao ho letto il tuo post e vorrei fare qualche domanda in quanto sono molto tentato di usare un telo da pacciamatura per evitare le erbacce che crescono inesorabili nel mio orto:

Ci sono contro indicazioni all'uso del telo? tipo proliferazione di animali sotto al telo come topi, talpe, serpi, ecc.
Il terreno non ha bisogno di luce e di areazione?
Ci sono tipi diversi di teli o sono standard?

Grazie
P.S. cosa ci coltiverai? io nei miei pochi metri ho messo, melanzane dei peperoncini verdi, pomodori, finocchi, rucola, lattughe, ravanelli, aglio, zucchine, basilico, prezzemolo, menta.

ci sono diversi tipi di telo:

1) biologico (nero) : dura tre mesi poi in pratica sparisce da solo polverizzandosi
vantaggi: non da problemi di smaltimento
svantaggi: dura troppo poco in rapporto al prezzo + non serve per colture lunghe (da marzo ad ottobre)per le quali è come se non ci fosse......

2) nero in pvc (quello che uso correntemente, anche nel post citato).
vantaggi: se trattato bene dura diversi anni (almeno 3) quindi ha rapporto prezzo qualità migliore del "biologico" + lo puoi lasciare sulla stessa aiola per diversi anni, anche in inverno, avendo l'accortezza di usare gli stessi fori tutti gli anni e di maneggiarlo con delicatezza perchè ogni anno che passa diventa più fragile e più sottile (quello citato nel post è ormai all'ultimo anno d'uso ed è diventato come carta velina, la prossima primavera lo raccoglierò a "brandelli")
svantaggi: smaltimento dei "brandelli" (chiedi al tuo comune dove collocarli....)

3)tessuto non tessuto pesante (non il velo bianco, per intenderci)= è generalmnte di colore nero ma si può trovare nei colori verde e marrone.
Io ne sto sperimentando un pezzo per prova e non so ancora dire quanti anni dura nelle varie condizioni di impiego, comunque il primo anno, usato per i soli zucchini, (pochi fori) messo ad aprile e tolto a novembre, sembrava come nuovo. Non ho potuto sperimentarlo su una permanenza invernale e su una permanenza continuativa per 12 o più mesi e quindi non posso dire come si comporta a lungo termine e con impiego "gravoso" , ma lascia ben sperare.
Vantaggi: è permeabile all'acqua quindi fa filtrare la pioggia
svantaggi: comunque a fine vita va smaltito e non è bio

4) "agritelo" (cercalo sul web, tessuto in fibre sintetiche, colore verde e nero ) = non lo ho mai testato (sarà il mio prox. acquisto) , ma ne ho sentito dire solo bene: è molto più resistente e durevole del telo in pvc (forse un tantino troppo rigido per i miei usi, ma devo verificare)
Anche lui è permeabile all'acqua piovana
Date le premesse il rapporto prezzo/qualità dovrebbe essere vincente, quindi ti consiglio di provare con questo.

Tutti si vendono in varie altezze da 1,5 a 5 metri, a rotoli, oppure in confezioni di piccola pezzatura per hobbisti

Tutti i teli vanno abbinati al sistema di irrigazione a goccia (ala gocciolante o gocciolatoi singoli a secondo della specie coltivata).

Vanno bene per piante singole (una pianta=1 buco) a 30 o più cm in corrispondenza dei gocciolatoi (che sono 1 ogni 30 cm) ma anche 1 buco/pianta ogni 15 cm è accettabile in quanto l'ala gocciolante riesce ad irrigare una fascia continua di 40 cm (20 cm su ciascun lato del tubo). Buchi più fitti non ne fare perchè distruggi il telo......

I teli non servono per colture più fitte tipo insalatine e radicchi seminati a righe o a spaglio (idem carote,ravanelli etc)

Come detto nel mio post il telo protegge il terreno dal caldo e dal freddo (se impermeabile anche dal dilavamento dovuto alle piogge eccessive) e per i teli da me provati il terreno che lasci coperto anche d'inverno lo trovi tale e quale come lo hai preparato in primavera con vantaggio non solo per le infestanti ma anche per la qualità e l'impegno delle lavorazioni.

Il terreno non ha bisogno di luce e l'aereazione data dai fori o dai "tagli" di coltivazione è più che sufficiente (a volte in inverno io copro il terreno lavorato in autunno con telone impermeabile pesante ed in primavera me lo trovo pronto per la semina o il trapianto, tal quale come lo avevo lavorato in autunno, con tutti i suoi lombrichi, "avemarie" "orbetti" , formicai, il che significa che l'aria passa comunque ed il terreno ed i suoi abitanti non ne soffrono.
Non ho notato aumenti di talpe e topi sotto il telo, anzi, da me le talpe ed i topi preferiscono il terreno privo di telo, come ad esempio il prato e le aiole scoperte e coltivate con insalate a spaglio.

L'orto di Fontanigorda è a 850 m. slm ed è "ausiliario" a quello più grande di Genova , dove coltivo di tutto. A Fonta sto solo due mesi d'estate (non continuamente) quindi metto solo qualche zucchino, biete, insalate, cavoli, fagiolini nani, cipollotti e uno o due sedani (alloro,rosmarino,salvia ed erba cipollina sono "perenni" nel giardino) e poi vado periodicamente a fare provviste nell'orto di Genova per tutto il resto.