Potare le rose? Osservarle prima! Articolo su attrezzi, basi della potatura, varietà

sono piante che ho comprato a radice nuda in primavera, valutando le rose che avrei potuto tenere in vaso, avevano una bella radice, nel posto in cui stanno arriva il sole anche se non è continuo..
forse hanno bisogno di radicare? è così da quando le ho interrate, posso fare qualcosa per averle belle così come mi era sembrato all'acquisto?

Ciao. Scusa ma che terra hai usato per la piantumazione in vaso? Hai concimato?
Ad ogni modo, ora io non farei niente, ma se fossi in te le terrei al riparo per l'inverno.

ho usato una terra argillosa per alcune (tra cui quella che è proprio in fin di vita e del terriccio da garden che mi sembra un pò troppo stopposo per altre (quelle che stanno meglio) ho concimato con sangue di bue, non è che sono tanto esperta
l'inverno da noi è abbastanza mite le riparo lo stesso? ho notato che da quando le ho spostate in un posto più arieggiato stiano meglio

ciao Giulia
coltivare le rose in vaso è cosa assai difficile secondo me e la mia esperienza, richiedono cura costante e maggiore, rispetto a quelle in piena terra, ma con buona volontà e costanza si possono ottenere i risultati desiderati.
Osservando le foto mi sembra come prima osservazione che i vasi adoperati siano piccoli e anche la terra a loro disposizione di conseguenza è poca.
Nei vivai riescono a portare avanti cespugli di rose in vasi che hanno un decimo del volume, ma usano accorgimenti che in casa non disponiamo.
Ecco una piccola lista di regole per le rose in vaso:
il vaso deve essere di almeno 50 cm di diametro interno e 50 cm di profondità (per rose tipo Gioia)
occorre fare uno strato di drenaggio con ghiaia e una miscela di terra di giardino e terriccio nella proporzione di 50/50.
Poiché le rose per fiorire necessitano di parecchie ore di sole (e questo è il grosso problema del vaso), occorre che la zolla con le radici non si surriscaldi troppo durante l'esposizione, quindi usa vasi in materiali isolanti o dotati di intercapedine, puoi anche pacciamare la superficie per evitare che l'acqua evapori rapidamente, inoltre è buona regola anche isolare il vaso dal pavimento qualora questo conservi a lungo il calore (o il freddo) trasferendolo al vaso.
I ragnetti "adorano" le rose in vaso!! ne vanno ghiotti! il motivo è semplice, nel vaso le rose sono in cattività! quindi risultano + deboli e facilmente attaccabili, inoltre si bagnano meno alla pioggia protetti dai muri e dai tetti, queste due condizioni sono fatali!
Io questa estate ho perso per questo motivo la mia bellissima "the generous gardener" alta già 2,5 m
tornando alle tue... nel vaso piccolo saranno costrette a restare piccole e diventa difficile anche nutrirle equilibratamente.
Un ultima cosa, i concimi molto azotati come il sangue di bue, attirano i ragnetti! ti consiglio un concime equilibrato di quelli a lento rilascio che rinforzano le difese della rosa, avrai meno fiori ma piante più sane.

Buongiorno a tutti coloro che hanno seguito questo post. Essenso in vostra compagnia da poco tempo, leggo solo ora questo interessante argomento sulla potatura delle rose.
Tendenzialmente anch'io prediligo la non-potatura delle rose.
Poto, e continuo a farlo, alcuni esemplari che, per ignoranza, ho piantato in luoghi forse poco consoni, e che, continuando a crescere a dismisura, possono creare danni ai passanti. In particolare una rosa mermaid, che, nonostante i numerosi metri a disposizione, protende comunque la sua crescita anche verso la pubblica strada.

A dieci anni dall'impianto principale del giardino, e quindi di quasi tutte le piante di rose, posso trarre alcune considerazioni.

Le rose antiche, non potate, (se non per i rametti morti anch'io) stanno benissimo, hanno una forma naturale. I primi due anni si sono assestate e non sono cresciute poi così tanto. Sono seguiti alcuni anni di crescita esponenziale. Ora crescono, si rinnovano ma in maniera contenuta, è come se fossero arrivate a maturità, ad una sorta di equilibrio. Mi paiono felici del metodo scelto.

Per le rose rampicanti mi sono limitata a cambiare i rami principali, da stendere in orizzontale, sui quali favorire le fioriture. Quelli consunti o troppo vecchi si sono seccati e li ho eliminati.
In particolare un enorme cespuglio di Iceberg, mai toccato, è cresciuto in maniera davvero notevole e no saprei proprio quale parte potarne, mi sembra perfetto così.



Le rose floribunde mi sembrano sane e forti, non penso che la mancata potatura le abbia penalizzate.

Gli ibridi di tea mi pare siano quelli meno felici della non potatura. Sono sani e forti, prosperosi e molto alti, ma la mancata acciorciatura dei rami ha fatto sì che fiorissero ovviamente solo in cima. Col il passare del tempo sono divenuti più incurvati.
Dopo dieci anni di osservazione, sono arrivata alla conclusione che poterò solo questo tipo di rose, per farle crescere forse un po' più stabili.

Anche le rose botaniche (ne ho solo due in verità, rosa canica e rosa laevigata) non le ho toccate. Sembrano a posto, la canina è ormai un alto cespuglio di molti metri di circonferenza, bello per le migliaia di fiori in primavera e per le migliaia di cinorrodi in inverno. Con loro continuerò a non potare.

Nel caso delle rose che ho ibridato io (alla fine ne ho ottenuto una decina di varietà), non le ho mai potate per osservarne la crescita naturale e vedere quale portamento avrebbero assunto. Alcune sono cresciute di più, altre molto meno, ma mi sembrano naturalmente ben formate e non mi pare abbiano risentito del trattamento.

Devo dire che mia madre, che mi insegnò a potare le rose quando ero piccola, in modo per così dire tradizionale, esegue regolarmente la pratica ed ha bellissimi cespugli di rose.
La differenza che mi pare di notare, è che le sue mantengono una forma più stabile e sono formate di materiale più 'giovane'.
Le mie presentano una lignificazione più accentuata (ovviamente non potando) ed un minore rinnnovo del materiale vegetativo annuale.
Grazie per le indicazioni che avete riportato, è interessante confrontare altre esperienze.
Una buona giornata, Monica.