il glicine strangolatore (La forza delle piante)

Sì il glicine delle foto è il mio

Ricordo che c'era un cartellino di quelli stampati con la foto, e diceva grappoli lunghi oltre 30 cm., il mio li fa non oltre 15 cm. Però può pure darsi che partita per acquistare un floribunda, poi però l'ho scelto per il colore e fra vari cartellini ( ce n'erano molti ) mi sia sbagliata... mettiamola così và

Già che ci siamo, se non esco troppo dall'argomento iniziale, mi dici se è un sinensis o floribunda l'altro "ministrangolatore" Schiro Kapitan Fuji , del nome sono sicura , ed anche questo gira in senso antiorario, sempre secondo me

Buonasera a tutti, un architetto di giardini, ospite del corso di composizione architettonica dei tempi in cui frequentavo l'università (le calende greche più o meno), ci spiego che le cellule vegetative del glicine, nascono con una forma allungata, per poi allargarsi e diventare più tozze con l'età. E' questo il motivo della distorsione delle strutture. Quando la cellula invecchia, lignifica e si 'schiaccia', trascina con sè tutto ciò che si trova sulla sua strada.
Aggiungerei, parlando di creaturine un po' invasive , il POLIGONUM AUBERTII, detto anche Fallopia o 'velo da sposa'.
'Piantalo' mi dissero...'in una stagione coprirà tutto il gazebo'...
Ed in due si mangerà il giardino, aggiungo io!
Non scherza nemmeno una vite che, nata grazie all'opera di qualche pennuto anonimo, si è arrampicata sopra ad un abete morto del mio giardino. In due stagioni ha raggiunto la vetta. Sono una delle poche fortunate ad avere una vite a forma di albero di Natale. Con gran gioia degli storni fornisce anche un sacco di grappoli di piccola uva nera.
Un saluto a tutti, Monica.

Scusate, dimenticavo un'altra creatura inquietante, con grandi fiori gialli, così belli e soavi...la mia rosa Mermaid. Ha invaso l'ingresso del giardino, il cancello, i garages e ne devo tagliare i rami tutti i mesi. Nonostante le abbia lasciato tanto spazio ( lo sviluppo orizzontale è di numerosi metri) penso che non sia molto felice di essere continuamente accorciata. Povera enorme creatura.