Cominciamo bene.... (libri base-fondamentali sul giardinaggio)

Ah,che bello! La vorrei anch'io la chiave per capire al volo che specie di pianta è quando la incontro...no, seriamente, non credo sia facile identificare, classificare immediatamente, soprattutto se si pensa che, spesso, piante affilate ad un genere vengono improvvisamente ascritte ad un altro in base a differenti criteri selettivi. Per quanto riguarda le zone USDA, le trovo riduttive in maniera catastrofica; mi spiego, se uno guarda la zona di pertinenza nella maggior parte dei casi si ritrova in un clima semitropicale.Se avessi dovuto dar retta a quelle carte non avrei mai potuto piantare aceri, carpini,faggi,amamelidi ed altre ben più mesofile che per fortuna non sanno leggere e quindi vivono e si riproducono ignare di essere ai tropici. Concordo pienamente con chi dice che la maggior parte dei testi sono scritti da inglesi e funzionano per loro, la conoscenza è primariamente empirica,scusa per la divagazione e un augurio ai tuoi concittadini colpiti dal terremoto.

Ho letto non ricordo dove, che gli istituti di botanica sono pieni di erbari con piante in attesa di essere classificate, sono indietro di decenni. E ho letto anche che alcuni botanici cominciano a rendersi conto che la classificazione in uso e'troppo specifica, basta una minima differenza perche' venga creata una nuova famiglia (dico famiglia forse sbaglio, non ho la terminologia). e veniva portato l'esempio della patata, non delle solanacee in generale, proprio la patata cha si mangia, non so quante centinaia di nomi diversi quando, lo dicono i botanici non io, meno di una decina sarebbe piu' che sufficiente.

io continuo a cercare e nel frattempo aspetto fiduciosa qualche dritta.

Il problema è che quando venne applicata la classificazione sistematica di Linneo, questa avrebbe dovuto superare tutte le confusioni generate dalle precedenti classificazioni applicando dei criteri scientifici nel riconoscimento delle varie specie. Ora, a distanza di 2 secoli, la "sistematica" appare un po' appesantita dalla conoscenza di sempre nuove "varietà" o "sottospecie"( ovvio, loro,le piante intendo,si evolvono e generano nuove sottili differenze: lo fanno apposta).A confondere maggiormente le acque, la sistematica molecolare, che avrebbe dovuto attraverso la scansione del DNA chiarire ogni dubbio,ha creato al momento più ombre che luci. (se avessi saputo utilizzare quegli aggeggini che si agitano qua sopra, sai quanti me ne sarei attaccati)Nel caso specifico, quello della patata alla quale ti riferivi, le varietà (scusa la pedanteria, chiedo venia) sono un'enormità, sia per le nuove selezioni, sia credo per le manipolazioni genetiche, quando le specie di riferimento sono veramente poche. Il fatto è, che quando ci si innamora di una nuova pianta, si vanno a ricercare le più sottili differenze, dal colore alla forma della foglia,la dimensione ecc. ed abbiamo sempre una nuova varietà fra le mani. Se fosse per me, non so quante centinaia di "nuove" querce, aceri ed altri alberi avrei "scoperto".

macchè pedanteria, voglio essere corretta quando sbaglio, come faccio sennò a imparare.
insomma, alla fine dei salmi, si ritorna a un faticosissimo, almeno per me, esercizio mnemonico immagine nome.
non ho più l'età, pazienza.
comunque ne sai eh? e un consiglio su qualcosa da leggere in proposito?

stefania

Guarda che è molto semplice: se una pianta ti piace, una volta acquisito il nome, te lo ricordi; altrimenti non c'è verso,me lo possono ripetere 1000 volte, ed io niente, me la ritrovo di fronte ed esclamo. "carina, cos'è??". Per quanto riguarda la lettura, come già ti hanno consigliato, credo internet possa aiutare non poco, ovvio, non tutte le informazioni, di tutti i siti, sono attendibili, ma tant'è! Grazie del complimento ma in realtà so solo di non sapere nulla, o perlomeno, poco. Ciao, buona navigazione, Blackgum