Azalea japonica consigli coltivazione

No no, che moriranno, fai quello che ti dico e non muore nessuna pianta.
1) Attendi fine fioritura quando c’è un po più di caldo
2) Le azalee come quelle di solito sono imprigionate nel solito vasetto per troppo tempo, quindi accade che quando le metti in un vaso più grande le radici non ce la facciano a crescere nel nuovo terriccio perché è come se avessero preso l’abitudine a girare intorno cercando nuova terra che non c’è, quindi per risolvere il problema devi tagliare le radici per interrompere questa “abitudine”, ti consiglio di togliere con le forbici almeno 1 cm su tutti i lati e sul fondo. Importante: NON AVER PAURA DI TAGLIARE, non fai nessun danno.
3) Dovresti comprare una confezione di polvere radicante e la cospargi sul pane dove hai tagliato
4) Crea il tuo bel fondo drenante in un vaso possibilmente di coccio di una misura più grande di quello attuale costituito da ghiaia di pomice (no argilla espansa) coccetti di vaso rotto, pezzi di corteccia di pino
5) Compra terriccio per acidofile e mischiaci aghi di pino secchi sminuzzati, pezzi di corteccia e ghiaia di pomice per garantire ottimo drenaggio.
6) Annaffia ogni volta che il terriccio sta per asciugare (ci metti il dito) e annaffia abbondantemente cercando di bagnare tutto il pane facendo uscire l’acqua dal foro di scolo e NON AVER PAURA DI ECCEDERE, se il drenaggio è buono la pianta non marcisce, ovviamente non annaffiare più di quanto la pianta abbia necessità, altrimenti marcisce per forza.

Io ho della indica da 5 anni e l'unico accorgimento che ho rispetto alle japonica e di ritirarle in serra fredda quando si va sotto zero, sono piante che comunque sullo zero reggono bene

la difficoltà sta all'inizio nel riuscire a far crescere le radici nel nuovo terriccio, poi da li strada spianata.
Fai conto però che non è detto che tutte le indica abbiano questo problema e non è detto che tu lo risolva al primo tentativo.
Ho una indica ad alberello che ha vissuto un anno nel nuovo terriccio senza mettere neanche una radice, allora l'ho tolta, ho cambiato il terriccio, rimessa la polvere e è ripartita.
Non devi temere di toglierla delicatamente dal vasetto perchè l'azalea a differenza della camelia non soffre se gli tocchi le radici.

Poi, mi raccomando, quando rinvasi stai attenta che il nuovo terriccio sia solo ai lati de pane e non metterlo sopra le radichette superficiali, per proteggerle copri con pacciamatura di aghi di pino e corteccia.
Sono piante che non hanno bisogno di grandissime cure però hanno esigenze da rispettare quali l’acqua priva di calcare o corretta (come ho specificato in altri post).
Per quanto riguarda la concimazione a te la scelta: o i liquidi rispettando tassativamente le dosi e i tempi o il granulare due volta l’anno sparso sotto la pacciamatura.
Io uso il granulare (deve essere specifico per acidofile) due volte l’anno a marzo e settembre e poi la pianta te la dimentichi.
Il liquido di dura poco, il granulare all’incirca a parità di prezzo, dura anni.
Scegli te

Grazie, ci provo.

Grazie a tutti due!
Proprio stamattina stavo per comprare delle azalee indicate come japoniche, ma che vedendo le foto qui, non lo sono per niente!

c'è da dire che non è chiarissimo e facilissimo distinguerle anche perchè di fatto da un punto di vista botanico sono rododendri, ne più ne meno, l'unico modo certo di distinguerle è la fioritura che per le japoniche avviene una sola volta l'anno (di questi tempi deve ancora venire o forse ne sud italia è già inziata, mentre la indica fiorisce in qualsiasi periodo dell'anno in cui la temperatura gira sui 20°.
Ovvio che poi le foglie siano diverse così come i fiori

Le mie piantine a temperatura ambiente cominciavano ad appassire.

Allora due giorni fa ho deciso di metterle fuori e far prendere loro la pioggia. Ieri invecie le ho messe al sole, il sole che ci può essere in pianura padana la mattina a febbraio.
La sera naturalmente le rientro, ma non le metto più in casa a oltre 20°, le lascio riparate tra due porte.

Si sono riprese bene