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Alberi

Domande frequenti sugli alberi: coltivazione, potatura, impianto, mulching...

Che cosa è un albero a differenza di un arbusto‭?
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Scritto da: Paolo Sinigaglia

Che cosa è un albero a differenza di un arbusto‭?

Sembra una domanda banale, ma non‭ ‬lo è affatto.‭ ‬Per capire la differenza bisogna prima capire il concetto di‭ ‬dominanza apicale‭ ‬e‭ ‬dominanza basale.‭
La dominanza apicale,‭ ‬tipica degli alberi,‭ ‬è quella tendenza a crescere linearmente verso l‭’‬alto.‭ ‬Ciò è dovuto al rilascio di alcuni ormoni‭ (‬principalmente‭ ‬auxina‭) ‬da parte della gemma apicale,‭ ‬ovvero la gemma che si trova sull‭’‬apice della pianta.‭ ‬Questi ormoni favoriscono l‭’‬allungamento delle cellule e inibisce che le gemme dei rami laterali si aprano.‭

Per conferma di ciò,‭ ‬avrete sicuramente sentito‭ ‬dire‭ ‬che se si‭ “‬cima‭”‬ una pianta,‭ ‬quest‭’‬ultima si infoltisce.‭ ‬Infatti cimandola si asporta la gemma apicale e quindi non potendo più rilasciare questi ormoni,‭ ‬le gemme dei rami laterali che prima erano dormienti,‭ ‬ora si risvegliano infoltendo così la‭ ‬pianta.‭

Gli alberi però hanno una tendenza naturale a ricrearsi una gemma apicale anche se quella originale è stata asportata.

Negli arbusti invece vi è una‭ ‬dominanza basale più o meno accentuata a seconda delle specie.‭ ‬In pratica la dominanza basale tende a favorire la larghezza,‭ ‬con l‭’‬emissione di rami nuovi dalla base della pianta,‭ ‬piuttosto che l‭’‬altezza dei rami esistenti.

Quindi non è corretto dire che gli alberi sono le piante alte,‭ ‬mentre gli arbusti sono quelle basse.‭ ‬Basti pensare magari a un arbusto come l‭’‬alloro‭ (‬Laurus nobilis‭) ‬che può raggiungere svariati metri d‭’‬altezza e alcune varietà di acero giapponese che rimangono alte al massimo‭ ‬1‭ ‬o‭ ‬2‭ ‬metri.

Albero e arbusto - Foto © David Clarke

Come e quando potare un albero‭?
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Scritto da: Paolo Sinigaglia

Come e quando potare un albero‭?

Va premesso che un albero,‭ ‬escluso le piante da frutta per la produzione,‭ ‬piantato nel posto giusto,‭ ‬coltivato correttamente e in assenza di patologie specifiche,‭ ‬non necessita potature.

Tuttavia,‭ ‬purtroppo,‭ ‬spesso per ignoranza in materia‭ ‬o per scelte errate,‭ ‬si trovano piante in posti in cui non dovrebbero stare‭ (‬troppo vicino a costruzioni,‭ ‬a ridosso di strade,‭ ‬cavi della corrente,‭ ‬ecc‭…‬) e di conseguenza bisogna intervenire con delle potature.

La potatura corretta è quella effettuata con tanti tagli di piccolo diametro piuttosto che con pochi ma grossi,‭ ‬un esempio banale può essere:‭ ‬noi preferiamo dieci taglietti sul nostro corpo o preferiamo un solo taglio che però ci porti via un braccio‭? ‬Anche la pianta ovviamente preferisce la prima opzione,‭ ‬infatti i tagli di piccolo diametro riducono le possibilità di malattie fungine e inoltre si‭ “‬rimarginano‭”‬ più in fretta (ho usato le virgolette perché il termine‭ “‬rimarginare‭”‬ riferito a una pianta è sbagliato,‭ ‬ma vedremo in un articolo apposta come funziona la auto guarigione di una pianta).

Tornando alla domanda,‭ ‬se si effettua una potatura leggera possiamo dire che quasi tutte le stagioni vanno bene tranne la prima parte della primavera,‭ ‬dove la pianta lavora tantissimo per mandare la linfa in giro per risvegliare le gemme ed emettere nuove foglie,‭ ‬e l‭’‬altra stagione sbagliata‭ ‬è l‭’‬autunno in quanto bisogna lasciar perdere le foglie alla pianta prima di tagliare dei rami,‭ ‬in quanto le foglie prima di staccarsi dalla pianta servono a portar via tutte le scorie che la pianta ha prodotto durante l‭’‬anno.‭

L‭’‬altro motivo fondamentale‭ ‬per cui non si deve potare in autunno è che come tutti sapete è la stagione dei funghi‭! ‬E non parliamo solo dei porcini o delle mazze di tamburo,‭ ‬ma anche di tutti quei funghi patogeni parassiti che non vedono l‭’‬ora di trovare qualche ferita fresca su qualche albero dove potersi annidare.‭

Albero potato - Foto © Peter Andringa

Dopo che ho tagliato qualche ramo devo usare il mastice cicatrizzante‭?
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Scritto da: Paolo Sinigaglia

Dopo che ho tagliato qualche ramo devo usare il mastice cicatrizzante‭?

Spesso sentiamo da presunti giardinieri o da addetti dei garden center che bisogna utilizzare un cosiddetto‭ “‬mastice cicatrizzante‭”‬ sui tagli freschi.‭

Non serve a niente,‭ ‬anzi può portare a peggioramenti (a tal proposito leggere questa discussione sul forum di giardinaggio).

Col tempo e le intemperie il mastice si fessura quindi la sua funzione viene meno,‭ ‬inoltre quando viene spalmato possono crearsi delle sacche d‭’‬aria tra il legno e il mastice,‭ ‬in quelle sacche quasi sicuramente si formerà l‭’‬ambiente naturale per marciumi o peggio.‭

Se proprio vogliamo in qualche modo proteggere dopo che l‭’‬abbiamo tagliata è opportuno spalmare sul taglio fresco un composto di olio‭ (‬qualsiasi olio va bene,‭ ‬serve solo per‭ “‬fare presa‭”‬) e verderame.‭ ‬Questa poltiglia servirà nelle prima fasi a evitare attacchi fungini,‭ ‬successivamente ci penserà la pianta a difendersi da sola.

Il periodo migliore per l'impianto?‭ (‬quanto innaffiare‭? ‬quando un albero è considerato stabilito‭?)
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Scritto da: Paolo Sinigaglia

Il periodo migliore per l'impianto?‭ (‬quanto innaffiare‭? ‬quando un albero è considerato stabilito‭?)

Dipende se abbiamo‭ ‬a disposizione una pianta in vaso o una in zolla.

Se è una pianta in vaso possiamo dire che vanno bene quasi tutti i periodi,‭ ‬magari evitiamo di metterla a dimora solo nel periodo più caldo dell‭’‬anno.

Invece se la pianta è in zolla,‭ ‬e quindi le sono state‭ ‬tagliate le radici al momento dell‭’‬espianto,‭ ‬il momento migliore è sicuramente l‭’‬autunno per i seguenti motivi:

  1. Le temperature non sono troppo elevate da rischiare di far morire la pianta di disidratazione‭ (‬non avete idea di quanto in fretta una pianta in zolla si disidrati a causa del sole o del vento‭)
  2. Solitamente le precipitazioni sono frequenti quindi ci si può concedere il lusso di bagnarla poco o addirittura non bagnarla proprio
  3. Il metabolismo di tutte le piante con l‭’‬avanzare dell‭’‬autunno e l‭’‬approssimarsi dell‭’‬inverno rallenta fino a fermarsi del tutto,‭ ‬in questo modo la pianta che ha subito uno stress enorme durante l‭’‬espianto,‭ ‬può‭ “‬riprender fiato‭”‬ durante l‭’‬inverno per poi ripartire a emettere tranquillamente nuove radici con l‭’‬arrivo della‭ ‬bella stagione
  4. Tutte le precipitazioni invernali fanno in modo di assestare il terreno che è stato smosso durante lo scavo della buca d‭’‬impianto,‭ ‬così non si rischia di lasciare le radici a contatto con sacche d‭’‬aria che le farebbero morire.

Albero a radice nuda - Foto ©Elizabeth Bush

Solitamente si considera un albero attecchito quando non muore entro‭ ‬12‭ ‬mesi dall‭’‬impianto,‭ ‬e in quei‭ ‬12‭ ‬mesi emette nuova vegetazione.

Le innaffiature sono importanti durante un nuovo impianto,‭ ‬ma sono soggette a troppe variabili per poter dare una regola valida per tutti i casi.

Bisogna prendere in considerazione la specie che si è piantata,‭ ‬il clima,‭ ‬il tipo di terreno,‭ ‬la presenza o meno di impianto d‭’‬irrigazione.‭ ‬In linea di massima è sempre bene bagnare spesso nei primi giorni dopo l‭’‬impianto,‭ ‬e successivamente diradare le innaffiature ma aumentare i volumi d‭’‬acqua.‭ ‬Ricordiamoci come sempre di non esagerare in quanto la presenza di troppa acqua porterebbe a morte per asfissia radicale.

Per dare un‭’‬idea di quanta acqua utilizzare per gli alberi sappiate che nelle opere di impianto di alberature stradali sono previste‭ (‬ma ahimè spesso non viene fatto‭) ‬bagnature con volumi d‭’‬acqua variabili dai‭ ‬50‭ ‬ai‭ ‬200‭ ‬litri per albero.

Devo potare i rami‭ ‬quando trapianto‭?
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Scritto da: Paolo Sinigaglia

Devo potare i rami‭ ‬quando trapianto‭?

Teoricamente un privato cittadino che acquista un albero da piantare dovrebbe comprare un prodotto‭ “‬pronto all‭’‬uso‭”‬ e di conseguenza limitarsi a scavare la buca d‭’‬impianto e mettere a dimora la giovane pianta.

Questo è quasi sempre possibile quando si compra una pianta in vaso,‭ ‬dato che le radici non hanno subito alcun trauma e la parte aerea si è sviluppata in relazione alle dimensioni delle radici nel vaso.

Se si acquista una pianta in zolla invece,‭ ‬alla quale per forza son state tagliate le radici in fase di espianto,‭ ‬si dovrebbe ridimensionare la parte aerea per sopperire alla perdita di parte dell‭’‬apparato radicale.‭

Ricordiamoci infatti che la parte aerea e l‭’‬apparato radicale sono in stretta relazione come dimensioni,‭ ‬è evidente quindi che una pianta che si trovi improvvisamente con un‭ ‬apparato radicale decisamente ridotto non è più in grado di mantenere efficiente tutta la parte aerea.

‭ ‬Questa operazione in teoria andrebbe fatta dallo stesso vivaista al momento dell‭’‬espianto da terra,‭ ‬ma se ciò non avviene sarebbe da fare il prima possibile.‭ ‬In ogni caso al momento dell‭’‬acquisto di piante in zolla badate bene che la parte aerea sia stata recentemente preparata per la nuova messa a dimora.

Copertura‭ ‬/‭ ‬Mulching‭ ‬/concime sulle radici dell'albero‭?
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Scritto da: Paolo Sinigaglia

Copertura‭ ‬/‭ ‬Mulching‭ ‬/concime sulle radici dell'albero‭?

Se si desidera coprire le radici dell‭’‬albero,‭ ‬magari per proteggere una specie delicata dal gelo,‭ ‬bisogna tenere‭ ‬a mente due semplici regole.

La prima è che qualsiasi materiale vegetale vogliamo utilizzare in copertura deve essere privo di‭ ‬qualsiasi eventuale fonte di patologie,‭ ‬quindi da evitare foglie di piante infette o simili.‭

La seconda regola fondamentale è che bisogna assolutamente rispettare il colletto dell‭’‬albero.‭

Il colletto è quella parte del fusto a livello del terreno‭ ‬che‭ ‬“separa‭”‬ l‭’‬apparato radicale dal fusto vero e proprio.‭ ‬Si intende quindi rispettare il colletto lasciando una zona libera attorno alla base del fusto,‭ ‬non mettendo nessun materiale a contatto con la pianta.‭ ‬Questo per prevenire pericolosissimi marciumi del colletto,‭ ‬molto frequenti in queste situazioni.

Foto © oceandesetoiles

Tante formiche sul mio albero‭? Perde linfa?
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Scritto da: Paolo Sinigaglia

Tante formiche sul mio albero‭? Perde linfa?

Le formiche non sono un problema in quanto non intaccano minimamente la salute dell‭’‬albero.‭
Il motivo invece per cui dobbiamo preoccuparci è la causa di questa presenza di formiche.‭

Quasi sicuramente se le foglie dell‭’‬albero sono a portata di mano vedrete che in quelle nuove o comunque quelle più tenere vi è una presenza di afidi.‭ ‬Piccoli insetti parassiti che succhiano la linfa all‭’‬albero attraverso micro punture sulle foglie.‭ ‬Questi afidi in rarissimi casi portano alla morte‭ ‬della pianta,‭ ‬tuttavia rallentano la sua crescita,‭ ‬la indeboliscono e quindi la rendono più vulnerabile a malattie più gravi.

Le formiche utilizzano gli afidi un po‭’‬ come noi utilizziamo le mucche da latte.‭ ‬Infatti gli afidi dopo aver succhiato la linfa all‭’‬albero la metabolizzano e dopo la digestione la espellono sotto forma di un liquido appiccicoso e molto zuccherino di nome‭ ‬melata,‭ ‬di cui ovviamente le formiche son ghiotte.‭ ‬Se si guardano da vicino questi afidi non è raro vedere formiche prenderli e spostarli di peso in foglie meno affollate per permettergli di produrre più melata per il formicaio.


Foto © pirate johnny John

Alcuni alberi sono più vulnerabili all‭’‬attacco di questi parassiti,‭ ‬per esempio è frequentissimo‭ ‬trovarli‭ ‬nei tigli,‭ ‬nei melograni,‭ ‬nei bagolari e negli olmi.

Cosa dovrei considerare prima di piantare un albero nel mio giardino‭?‬
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Scritto da: Paolo Sinigaglia

Cosa dovrei considerare prima di piantare un albero nel mio giardino‭?‬

La scelta dell‭’‬albero da mettere nel proprio giardino è molto più difficile di quel che si pensi.‭

Certo quando si va in vivaio si vedono piante esili,‭ ‬in vaso o in zolla,‭ ‬e spesso può capitare di scegliere una pianta che al momento dell‭’‬acquisto risulti perfetta per il proprio giardino ma che con il tempo si riveli un disastro.

Quando scegliamo una pianta bisogna prendere in considerazione molto bene,‭ ‬magari con l‭’‬aiuto di un giardiniere competente o di un bravo vivaista,‭ ‬i seguenti criteri:

  1. -ECOLOGICI:‭ ‬clima e microclima,‭ ‬esposizione,‭ ‬presenza di forti venti,‭ ‬vicinanza al mare e alla salsedine,‭ ‬umidità atmosferica e resistenza all‭’‬inquinamento
  2. -AGRONOMICI:‭ ‬tessitura del terreno,‭ ‬Ph del terreno,‭ ‬salinità,‭ ‬umidità‭
  3. -FUNZIONALI:‭ ‬resistenza o meno a parassiti,‭ ‬presenza o meno di parti della pianta velenose,‭ ‬presenza di spine,‭ ‬frutti indesiderati,‭ ‬tendenza della pianta ad essere infestante o pollonifera,‭ ‬ritmo e velocità di crescita,‭ ‬dimensioni,‭ ‬longevità,‭ ‬tipo di apparato radicale‭ (‬se superficiale,‭ ‬profondo o fittonante‭)
  4. -ESTETICI:‭ ‬analizzati tutti i punti precedenti rimane da vedere se la pianta scelta risulta esteticamente compatibile con il contesto,‭ ‬ma in questo caso spesso rientriamo nella soggettività.

Immagine © arborday.org

Concimare se e quando‭?‬ Bisogna concimare anche gli alberi già da tempo stabiliti‭?
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Scritto da: Paolo Sinigaglia

Concimare se e quando‭?‬ Bisogna concimare anche gli alberi già da tempo stabiliti‭?

Ci sono molte opinioni discordanti a riguardo.

Personalmente se una pianta è sana,‭ ‬non ha patologie particolari,‭ ‬e si trova al giusto posto,‭ ‬non concimo mai,‭ ‬in quanto la pianta provvede autonomamente e in maniera ottimale al suo fabbisogno.‭ ‬Inoltre se sbaglio il concime o le dosi rischio magari di rovinare la pianta stessa e le‭ ‬altre piante limitrofe.‭ ‬Ultima cosa, ma non per importanza,‭ ‬i concimi specifici per gli alberi sono praticamente impossibili da trovare in negozi che vendono al pubblico.

Tra le altre cose concimare un albero non è come concimare un vaso di begonie,‭ ‬non è sufficiente spargere del concime alla base della pianta,‭ ‬invece bisognerà con appositi strumenti fornire il concime in profondità.

Il rischi di concimare una pianta sana o un giovane albero appena messo a dimora è che se la pianta si trova tutti i nutrienti necessari alla sua corretta crescita vicino alle radici,‭ ‬questa non impiegherà energie per approfondire l‭’‬apparato radicale.‭ ‬Ciò comporta il rischio di trovarsi in breve tempo una pianta‭ “‬adulta‭”‬ ma con un apparato radicale sottodimensionato rispetto alla parte aerea con relativi rischi di stabilità.

Invece se la pianta è debilitata,‭ ‬o sta lottando contro qualche parassita,‭ ‬è opportuno fornirgli quelle energie in più per potersi difendere al meglio.‭ ‬In questo caso il piano di concimazioni va studiato con‭ ‬giardiniere esperto in arboricoltura o con un agronomo,‭ ‬dato che vanno presi in considerazioni vari elementi tra cui la specie di pianta,‭ ‬il terreno,‭ ‬il motivo per cui bisogna concimarla.

Quanto vive un albero?
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Scritto da: Paolo Sinigaglia

Quanto vive un albero?

Ovviamente dipende da tantissimi fattori. Un albero in un contesto urbano, purtroppo, avrà vita relativamente breve, vuoi per l’inquinamento, vuoi per danni creati da lavori stradali, vuoi per i danni ricevuti da potature.

Inoltre alberi esclusivamente ornamentali, magari innestati in testa o al piede, avranno, a prescindere dal contesto, una longevità minore in quanto il portainnesto e la parte innestata spesso hanno velocità di crescita differenti che col tempo possono portare a indebolimenti e di conseguenza essere più vulnerabili a qualsiasi rischio.

Invece se prendiamo in considerazione una pianta piantata in una posizione corretta, mai scalfita dall’uomo, di una specie rustica, in quel caso raggiungere i secoli di vita non è nulla di eccezionale. Infatti se vengono rispettate tutte le esigenze della pianta (vedi domanda “Cosa devo prendere in considerazione per piantare un albero”) essa, una volta adulta, acquista un equilibrio energetico che le permette teoricamente di vivere all’infinito. Ovviamente dei fattori esterni possono minare questo equilibrio, tuttavia una pianta sana, al posto giusto, avrà molte più possibilità di superare eventuali malattie.

Albero  «Bristlecone» (gli alberi conosciuti più vecchi al mondo) - Foto © brewbooks

Un quadrato di giardino
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