Ove ciò non sia possibile, poi ci si deve arrangiare come si può, nel caso degli alberi, meglio non potare affatto e scegliere per loro un posto adatto alla loro futura ampiezza.
Nel caso del glicine che è un rampicante assai vigoroso, io non toccherei i rami vecchi grossi come un braccio o più (presenti in esemplari che hanno circa 6 anni i quali possiedono già queste dimensioni di tronco principale), ma solo i giovani virgulti più sottili...
Una volta che il glicine ha coperto il nostro tutore o qualsiasi cosa su cui vogliamo che arrampichi o strisci, la terremo sempre potata in questa condizione che chiamo "originaria" che si manterrà la medesima negli anni, invecchiando (il ramo vecchio nello schemino è quello più spesso).
Taglierò ogni nuovo getto nella bella stagione, da primavera (il glicine continua a produrre nuova vegetazione per tutta la bella stagione) anche ogni due settimane se necessario, come nello schema indicato lasciando solo due o tre gemme con foglie (è lì che si formeranno i fiori), fino all'autunno.
Non bisogna quindi potare alla ripresa vegetativa (in genere a fine febbraio, come si fa per molti arbusti, come le rose) perchè andremmo a togliere le gemme da fiore, riconoscibili in quanto grosse e gonfie sui rami in primavera, si aprono prima delle foglie e rivelano il loro colore già da semi chiuse...
Foto © Anika Malone
In primavera avrò un'unica cascata di fiori profumati e in estate fiori sporadici (circa tre fioriture abbondanti e sempre qualche fiore qua e là) ripetuti.
Il mio glicine:
Euforbia con sfondo di glicine nel mio giardino:
Glicine e non ti scordar di me: