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INNAFFIARE col SOLE SCOTTA le FOGLIE o NO? Test scientifici dimostrano che il rischio è assai ridotto

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Gocce d'acqua sulle foglie Gocce d'acqua sulle foglie Foto © féileacán Philip Milne

I ricercatori sono stati recentemente finalmente in grado di comprovare le affermazioni che i giardinieri facevamo da lungo tempo, e cioè che non si dovrebbero bagnare le foglie delle piante con l’acqua quando c’è il sole.

Si tratta di una convinzione diffusa che le gocce d'acqua si comportano in modo simile a una lente di ingrandimento, producendo scottature solari.

A me le gocce sulle foglie fanno impazzire: sono gioielli da ammirare e non toccare, da me danno particolare spettacolo in tal senso fior di loto, nasturzio e alchemilla (effetto “mercurio” vero e proprio)...e devo ammettere che, nonostante il forte richiamo all’ecologia della mia coscienza, a volte per mancanza di tempo ho innaffiato anche a pioggia il giardino in ore del giorno considerate tabù (mezzogiorno di fuoco) se vedevo piante passe e sofferenti, per un po’ dimenticate in qualche angolo, ma non è mai successo nulla (non ho infatti per lo più tipologie di piante in piena terra con le caratteristiche elencate dopo)!

Lo scienziato ungherese Gabor Horvath biofisico, presso l'Università Eotvos di Budapest, ha condotto un'analisi approfondita della fisica che riunisce il problema “piante, acqua e sole” (lo studio è uscito su New Phytologist all’inizio di quest’anno).

I ricercatori hanno utilizzato modelli computerizzati avanzati ed esperimenti diretti per verificare queste ipotesi, e hanno stabilito che il risultato finale è direttamente collegato al tipo di vegetazione su cui le gocce d'acqua stazionano sopra.

I ricercatori rivelano che le foglie con superficie liscia come Acero platanoide e Ginkgo biloba, non rischiano scottature. D'altra parte, le foglie che hanno una superficie composta da peli cerosi (e quindi idrofobi) -ad esempio piante grasse, piante carnivore- sono a rischio. Questo accade perché l'acqua non cade direttamente sulla foglia, ma rimane separata dalla superficie, sulla parte superiore della peluria. Questo permette alla luce del sole di concentrarsi e creare l'effetto lente.

Concludendo quindi il rischio è assai ridotto, molto meno di quanto noi giardinieri ne avevamo percezione, secondo questa ricerca infatti "col sole, le gocce d'acqua che risiedono su foglie lisce senza peli è improbabile che danneggino il tessuto fogliare. Il fenomeno si può verificare solo su piante con foglie pelose anche perchè la mancanza di contatto intimo tra le gocce e il tessuto fogliare fa sì che la zona si scaldi molto senza che la goccia d’acqua possa raffreddarla”...senza dimenticare che una goccia d’acqua evapora molto in fretta !

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Amministratrice

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