La sua porosità offre spazi d'aria che mantengono condizioni aerobiche attorno alle radici, mentre l'acqua è contenuta all'interno dei pori. La tensione superficiale intorno alla parte esterna delle particelle di pomice di trattenere l'acqua e aumenta la capacità del substrato di coltura.
Pomice e lapillo in giardinaggio a volte sono usati come sinonimi, in quanto in effetti la pomice è un lapillo (ovvero roccia formata da eruzioni vulcaniche); però esistono varie forme di lapilli, e la pomice, nasce in seguito a particolari fughe di gas in eruzione, che danno alla pomice la tipica vescicolarità, abbassandone la densità in modo che questo tipo di roccia possa letteralmente galleggiare sull'acqua. Quindi per gli usi descritti cerchiamo in etichetta la dicitura 'Pomice'.
Il fatto che nelle isole tropicali -che consistono principalmente in pietra lavica e pomice- le piante producano una crescita così rigogliosa ha sviluppato un estremo interesse per la pomice. La ricerca ha dimostrato che la pomice è stata uno dei medium più antichi di crescita delle piante.
In una parte della Nuova Zelanda -ricca di pomice- una coltura di alberi matura in circa la metà del tempo.
Molto importante, quando acquistiamo della pomice (si trova in vendita nelle seguenti granulometrie: graniglia 2 – 4 mm, 3 – 6 mm, 3 – 7 mm, 6 – 14 mm, 7 – 12 mm, 12 – 25 mm; quando non la troviamo facilmente in vendita -se non online- proviamo presso un negozio per acquari in zona) che ci sia scritto in etichetta: 'Lavata' o simili (oppure laviamola noi :-)); il lavaggio per applicazioni orticole (non solo per i pesci d'acquario!) è importantissimo: significa che le particelle 'fini' non sono incluse. La pomice non lavata può causare 'cementificazione' (le particelle si addensano e con l'acqua si compattano) e trattenimento d'acqua superiore rispetto a quanto richiesto, e di conseguenza, inficiare lo sviluppo delle radici.
La pomice può assorbire acqua e nutrienti e dopo , non appena si asciuga il medium circostante (torba/ argilla...) rilasciarli lentamente al suolo. Allo stesso tempo è virtualmente impossibile supersaturare la pomice cosicché mantiene l'aria nella zona delle radici e promuove lo scambio di gas. La natura grossolana della pomice e la sua permeabilità, ne fanno il medium ideale per quelle piante che sono specialmente sensibili all'eccesso di irrigazione.
Perfetta per l'idrocoltura, è spesso usata senza altri ammendanti per far radicare le talee.
Le radici delle piante sono organismi viventi che richiedono un rifornimento continuo di ossigeno; l'introduzione di aria nel suolo, soprattutto se è bagnato è molto importante. Allo stesso modo, le radici sono in costante rilascio di anidride carbonica, (tramite la respirazione), che deve essere rimossa dalla zona delle radici. Le piante richiedono che questi gas siano forniti e poi esauriti attraverso i pori del substrato in cui vivono. Quindi, un buon terreno deve essere poroso per consentire lo scambio di gas, e insieme mantenere l'acqua in modo adeguato per soddisfare le esigenze della pianta.
Inoltre i granelli di pomice svolgono l'importante funzione di sito in cui i batteri nitrificanti si aggrappano (in ogni piccolo poro) convertendo l'azoto in forma riutilizzabile. Una roccia porosa come la pomice fornisce una grande quantità di superficie in un piccolo volume per massimizzare la densità microbica, lasciando spazi per la fuoriuscita di gas aiutando le piante ad assorbire i nutrienti e lo scambio di gas.
Gli ingranaggi di questo ciclo di crescita consistono di centinaia di specie - dai microbi, alle piante, ai piccoli vertebrati - collegate tra loro in una rete alimentare, che noi possiamo 'fabbricare' per loro a partire dal lapillo. A differenza di qualche cosa nato dalla rivoluzione industriale, le macchine viventi hanno la capacità di organizzare, riparare e riprodursi. Esse offrono un approccio più economico, più pulito, privo di sostanze chimiche alternative.
Certe forme di azoto sono causate dalla rottura o dal decadimento di materiale, invece la pomice non si deteriora e quindi e non dobbiamo preoccuparci di avere troppi nutrienti disponibili al momento sbagliato.
La pomice non si compatta e non diventa 'molliccia'. Perfetta per moltiplicare ogni pianta da talea. Grazie poi alla sua caratteristica porosità le nuove radici si attaccheranno ad essa e per la sua leggerezza, le radici non veranno danneggiate quando le talee saranno estratte dal vaso, come spesso accade quando le talee di garofani, crisantemi, stelle di Natale, gerani, ortensie, ecc, vengono rimossi dalle miscele di sabbia.
Una talea di Echeveria attende di essere piantata in pomice vulcanica - Foto © Joan S. Bolton
Al primo sguardo la pomice è simile alla perlite, e naturalmente è stata usata in orticoltura più da lungo tempo della perlite, specialmente come componente per le invasature.
E' importante notare come la perlite assorba i nutrienti e l'acqua solo in superficie, le parti interne sono impermeabili, perciò è usata allo scopo come materiale più fine della pomice. La perlite è sicuramente meno durevole della pomice, puoi romperla nelle mani con poco: prova invece con la pomice! La perlite è originata dalla medesima roccia vulcanica, ricca in acqua e si origina col calore scoppiando come un popcorn per l'acqua contenuta, creando una sostanza molto porosa. La leca, anche, si trova facilmente in commercio, ma ha il difetto di deteriorarsi nel tempo e cementificarsi, come la pomice non lavata ((dato comunque accettabile in vaso: dipende anche dal tipo di pianta che andiamo a coltivare: annuale, perenne...? ...pianta che andremo comunque a rinvasare periodicamente...)
Non genera calore, in quanto inerte: in modo che insetti e funghi non sono incoraggiati a propagarsi in essa. La superficie del materiale è ruvida, così le lumache e le chiocciole tendono ad evitarlo.
Concludendo e riassumendo :-):
la pomice è stata usata con successo come ammendante per il radicamento, la propagazione, l'invasatura, la pacciamatura, le colture idroponiche, la germinazione, la crescita delle orchidee, il miglioramento del terreno in loco (oltre che in vaso) e per la gestione tappeto erboso...
Questo perchè:
-Allenta i terreni pesanti, come l'argilla - permettendo a aria e acqua di penetrare
-Trattiene l'umidità in terreni sabbiosi e argillosi - riducendo l'irrigazione del 35%
-Non si deteriorerà, compattandosi o essendo dilavata; è molto facile così dosare le concimazioni
-Ha PH neutro
- Non si decompone, è inodore: non attira ospiti indesiderati
Quindi quando ci domanderanno qual'è il tuo segreto con le piante?
Uso della pietra pomice e olio di gomito :-)
